In virtù degli ultimi fatti avvenuti in Calabria (in particolare a Rosarno), niente di meglio di una canzone dei compagni calabresi del gruppo musicale: Parto delle nuvole pesanti. Racchiude l'emigrazione calabrese all'estero di qualche anno fa, condita da usanze e tradizioni.
Onda calabra in doichlanda.
Il primo video è quello originale, è da vedere ma ha un audio pessimo. Per sentire meglio la canzone ho messo un secondo video con audio migliore.
Io sto con i migranti.
Odio gli indifferenti
UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...
Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone
Correre giocare ridere vivere
Non girare mai il volto anche quando a te non tocca
Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era
Cammina uomo
E va senza tempo
Ridere amare lottare e poi infine invecchiare
E passerà per questa terra come una luce di libertà
sabato 9 gennaio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento