Odio gli indifferenti
UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

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mercoledì 20 marzo 2013
23 Marzo. No Tav, No Mous, No Ponte
Dalla Valle all'isola
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domenica 17 marzo 2013
sabato 16 marzo 2013
NO TAV e PROGRESSO
In questi giorni nel cortile/giardino del mio condominio si stanno facendo dei lavori di pavimentazione. Attualmente il cortile è di solo terra e questo comporta che quando piove o nevica si formano delle pozze d'acqua ovunque senza parlare del fango che si crea e di tutto quello che ne comporta. La parte del cortile dove si stanno eseguendo i lavori è di competenza del condominio a fianco e questo ha dato però spunto anche al nostro condominio di prendere in considerazione l'ipotesi di fare un lavoro simile anche nel pezzo di nostra competenza. Sicuramente io sono uno di quelli favorevoli alla realizzazione della pavimentazione.
Un mio vicino mi ha fatto una domanda: ma come tu che sei No Tav sei per fare la pavimentazione? Lo sai che in fondo ci sono le rose e che ci sono anche gli alberi? Mi sono chiesto: ma cosa c'entra? Se si è No Tav si deve vivere per forza nel fango? O bisogna lavarsi per forza i piedi quando si prende la macchina?
Fare la pavimentazione vuol dire tagliare gli alberi o le rose? Cosa me ne faccio delle rose se non riesco neanche ad arrivarci alle rose viste le pozze d'acqua che si creano. Io penso che un lavoro esteticamente fatto bene e con occhio attento alla natura sia solo di miglioramento allo stato di cose attuali.
Nel pezzo già finito, sembra un cortile più ordinato e pulito e le piante hanno il loro risalto con delle bellissime aiuole. Anche una volta c'era solo la tv in bianco e nero, poi è arrivata quella a colori e poi il computer. Il progresso non vuol dire per forza ne spreco e ne bucare una montagna piena di amianto.
Un mio vicino mi ha fatto una domanda: ma come tu che sei No Tav sei per fare la pavimentazione? Lo sai che in fondo ci sono le rose e che ci sono anche gli alberi? Mi sono chiesto: ma cosa c'entra? Se si è No Tav si deve vivere per forza nel fango? O bisogna lavarsi per forza i piedi quando si prende la macchina?
Fare la pavimentazione vuol dire tagliare gli alberi o le rose? Cosa me ne faccio delle rose se non riesco neanche ad arrivarci alle rose viste le pozze d'acqua che si creano. Io penso che un lavoro esteticamente fatto bene e con occhio attento alla natura sia solo di miglioramento allo stato di cose attuali.
Nel pezzo già finito, sembra un cortile più ordinato e pulito e le piante hanno il loro risalto con delle bellissime aiuole. Anche una volta c'era solo la tv in bianco e nero, poi è arrivata quella a colori e poi il computer. Il progresso non vuol dire per forza ne spreco e ne bucare una montagna piena di amianto.
venerdì 4 maggio 2012
lunedì 16 aprile 2012
25 Aprile di resistenza a Torino
Zona Pedonale Via Dante Di Nanni, Zona San Paolo Antifascista, Torino
25 APRILE 2012 di RESISTENZA contro fascismo e razzismo.
La casa è di chi l’abita! I territori sono di chi li vive!
-----------------------------------------------------
Ore 15:30 - CORTEO per le vie di Borgo San Paolo Antifascista
a seguire
* CONCERTO con Acero Moretti (antifa-rap)
* Dalle Val di Susa "Alexander Circus" presentano lo spettacolo "Contatti" sulla militarizzazione in valle
- http://www.youtube.com/watch?v=xlDgcI4nyaI -
* Mostre Fotografiche (diritto alla casa, resistenza agli sfratti, 34 Okkupato, Via Muriaglio 11)
* Spazio bimbe e bimbi
* Distro
* Bancarelle
* Spettacoli Teatrali
* Musica
* Grigliata
and more...
Dalle 14 in Via Dante Di Nanni (Zona Pedonale)
Borgo San Paolo Antifascista
Torino
http://gabrio.noblogs.org/25-aprile-2012/
———————————————————————————————————
25 aprile: Zona San Paolo è Antifascista!
Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, il 25 aprile vogliamo festeggiarlo prendendoci via Dante Di Nanni -la via intitolata al giovane eroe partigiano caduto combattendo i fascisti proprio nel nostro quartiere- e organizzando una giornata di festa popolare. Per ribadire che il 25 aprile non è semplicemente una ricorrenza, ma una data che contiene in sé quello spirito di lotta per la libertà che sentiamo nostro ogni giorno nelle lotte sociali; per ribadire che il nostro quartiere è antifascista!
Per questo ogni anno organizziamo una giornata con musica, banchetti, spettacoli di teatro e di circo e con un corteo per le vie del quartiere; una giornata che è festa popolare, perchè questo senso vogliamo continuare a dare al 25 aprile -fuori dalla retorica delle stanche commemorazioni ufficiali- ma che è anche lotta, perchè il 25 aprile la nostra piazza si riempie di quello che costruiamo in quartiere, nelle lotte sociali che organizziamo e in quelle che attraversiamo.
E gli ultimi mesi sono stati molto intensi!
Alla fine del mese di settembre in via Muriaglio, vicinissimo a dove ogni anno festeggiamo il 25 aprile, un gruppo di inquilini e di inquiline sfrattati dalle loro case e stritolati dalla crisi e dalla precarietà lavorativa ha deciso di non svendere anche la propria dignità, occupando la palazzina al civico numero 11, una palazzina vuota da 30 anni, che oggi rivive dal basso, che oggi è una casa per uomini, donne, bambini, giovani e meno giovani, che così hanno deciso di affermare con forza che la casa è un diritto, l’affitto è una rapina, e che uno spazio privato abbandonato funziona molto meglio come spazio collettivo occupato. E con via Muriaglio sono 4 le occupazioni che negli anni si sono consolidate intorno al cuore resistente del nostro quartiere: il Gabrio, la “Casa Bianca” occupata dai rifugiati, il 34 in via Revello che proprio in questi giorni festeggia il suo primo anno di occupazione, e via Muriaglio 11.
E molto intensa è stata anche in questi ultimi mesi la lotta della Val di Susa. Una lotta che ci ha visto partecipare a decine di iniziative, che insieme a molti altri uomini e donne coraggiosi ci ha visto resistere sui sentieri di una Valle che conduce da tempo una lotta popolare esemplare. In seguito alla repressione decisa dalla Procura di Torino, il 26 gennaio scorso sono stati ordinati diversi arresti a Torino e in molte altre città italiane, arresti fatti con l’intento di criminalizzare la resistenza intorno alla Maddalena di Chiomonte del 27 giugno e del 3 luglio scorsi . Alcuni compagni si trovano ancora in carcere, diversi sono ai domiciliari. Un nostro compagno, Mambo, dopo 58 giorni di carcere è stato mandato ai domiciliari pochi giorni fa. Ci manca, come mancano nelle lotte tutti e tutte quelle che ancora sono privati della loro libertà. E ci sembra importante preparando il nostro 25 aprile dedicarlo a chi paga per la generosità dimostrata nella lotta, per ribadire ancora una volta e sempre di più che vogliamo tutti liberi e tutte libere subito!
Anche quest’anno dunque un 25 aprile che tiene insieme le lotte sul nostro quartiere, e le lotte esemplari contro la devastazione che in nome del profitto si vorrebbe imporre a territori interi come nel caso del TAV in Val di Susa. Certo non dimentichiamo il contesto generale: questo è il primo 25 aprile da qualche anno che prepariamo senza la cricca di Berlusconi e Maroni al governo del Paese. È il primo 25 aprile che organizziamo sotto il Governo dei tecnici, il Governo di quel Mario Monti, servo delle banche e delle istituzioni economiche internazionali, che dalle pensioni al lavoro, sta cercando di fare in pochi mesi quello che né il becero centro-destra nostrano, né il triste centro-sinistra sono riusciti compiutamente a fare in anni di governi liberisti. Oggi vogliono farci pagare la crisi, vogliono farci pagare i danni provocati dalle loro politiche scellerate. L’attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che questo Governo sta portando avanti è un attacco grave e violento, un attacco che vuole smantellare un sistema di garanzie frutto di anni di lotte del movimento operaio; lotte che sempre hanno visto nel 25 aprile un loro momento costituente e fondante. Di fronte a questa crisi e in occasione del 25 aprile è nostro compito ribadire che la nostra resistenza come quella di chi ha combattuto più di 60 anni fa il nazi-fascismo, è resistenza anche contro la crisi e contro il sistema capitalista che la genera.
Un altro 25 aprile di lotta e festa in via Di Nanni…
La Casa è di chi la abita!
I territori sono di chi li vive!
Il 25 aprile è di chi continua a lottare!
Mambo Libero! Libertà per tutt* gli/le arrestat* NO TAV
Con Dante Di Nanni nel cuore
csoa gabrio
zona san paolo antirazzista
25 APRILE 2012 di RESISTENZA contro fascismo e razzismo.
La casa è di chi l’abita! I territori sono di chi li vive!
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Ore 15:30 - CORTEO per le vie di Borgo San Paolo Antifascista
a seguire
* CONCERTO con Acero Moretti (antifa-rap)
* Dalle Val di Susa "Alexander Circus" presentano lo spettacolo "Contatti" sulla militarizzazione in valle
- http://www.youtube.com/watch?v=xlDgcI4nyaI -
* Mostre Fotografiche (diritto alla casa, resistenza agli sfratti, 34 Okkupato, Via Muriaglio 11)
* Spazio bimbe e bimbi
* Distro
* Bancarelle
* Spettacoli Teatrali
* Musica
* Grigliata
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Dalle 14 in Via Dante Di Nanni (Zona Pedonale)
Borgo San Paolo Antifascista
Torino
http://gabrio.noblogs.org/25-aprile-2012/
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25 aprile: Zona San Paolo è Antifascista!
Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, il 25 aprile vogliamo festeggiarlo prendendoci via Dante Di Nanni -la via intitolata al giovane eroe partigiano caduto combattendo i fascisti proprio nel nostro quartiere- e organizzando una giornata di festa popolare. Per ribadire che il 25 aprile non è semplicemente una ricorrenza, ma una data che contiene in sé quello spirito di lotta per la libertà che sentiamo nostro ogni giorno nelle lotte sociali; per ribadire che il nostro quartiere è antifascista!
Per questo ogni anno organizziamo una giornata con musica, banchetti, spettacoli di teatro e di circo e con un corteo per le vie del quartiere; una giornata che è festa popolare, perchè questo senso vogliamo continuare a dare al 25 aprile -fuori dalla retorica delle stanche commemorazioni ufficiali- ma che è anche lotta, perchè il 25 aprile la nostra piazza si riempie di quello che costruiamo in quartiere, nelle lotte sociali che organizziamo e in quelle che attraversiamo.
E gli ultimi mesi sono stati molto intensi!
Alla fine del mese di settembre in via Muriaglio, vicinissimo a dove ogni anno festeggiamo il 25 aprile, un gruppo di inquilini e di inquiline sfrattati dalle loro case e stritolati dalla crisi e dalla precarietà lavorativa ha deciso di non svendere anche la propria dignità, occupando la palazzina al civico numero 11, una palazzina vuota da 30 anni, che oggi rivive dal basso, che oggi è una casa per uomini, donne, bambini, giovani e meno giovani, che così hanno deciso di affermare con forza che la casa è un diritto, l’affitto è una rapina, e che uno spazio privato abbandonato funziona molto meglio come spazio collettivo occupato. E con via Muriaglio sono 4 le occupazioni che negli anni si sono consolidate intorno al cuore resistente del nostro quartiere: il Gabrio, la “Casa Bianca” occupata dai rifugiati, il 34 in via Revello che proprio in questi giorni festeggia il suo primo anno di occupazione, e via Muriaglio 11.
E molto intensa è stata anche in questi ultimi mesi la lotta della Val di Susa. Una lotta che ci ha visto partecipare a decine di iniziative, che insieme a molti altri uomini e donne coraggiosi ci ha visto resistere sui sentieri di una Valle che conduce da tempo una lotta popolare esemplare. In seguito alla repressione decisa dalla Procura di Torino, il 26 gennaio scorso sono stati ordinati diversi arresti a Torino e in molte altre città italiane, arresti fatti con l’intento di criminalizzare la resistenza intorno alla Maddalena di Chiomonte del 27 giugno e del 3 luglio scorsi . Alcuni compagni si trovano ancora in carcere, diversi sono ai domiciliari. Un nostro compagno, Mambo, dopo 58 giorni di carcere è stato mandato ai domiciliari pochi giorni fa. Ci manca, come mancano nelle lotte tutti e tutte quelle che ancora sono privati della loro libertà. E ci sembra importante preparando il nostro 25 aprile dedicarlo a chi paga per la generosità dimostrata nella lotta, per ribadire ancora una volta e sempre di più che vogliamo tutti liberi e tutte libere subito!
Anche quest’anno dunque un 25 aprile che tiene insieme le lotte sul nostro quartiere, e le lotte esemplari contro la devastazione che in nome del profitto si vorrebbe imporre a territori interi come nel caso del TAV in Val di Susa. Certo non dimentichiamo il contesto generale: questo è il primo 25 aprile da qualche anno che prepariamo senza la cricca di Berlusconi e Maroni al governo del Paese. È il primo 25 aprile che organizziamo sotto il Governo dei tecnici, il Governo di quel Mario Monti, servo delle banche e delle istituzioni economiche internazionali, che dalle pensioni al lavoro, sta cercando di fare in pochi mesi quello che né il becero centro-destra nostrano, né il triste centro-sinistra sono riusciti compiutamente a fare in anni di governi liberisti. Oggi vogliono farci pagare la crisi, vogliono farci pagare i danni provocati dalle loro politiche scellerate. L’attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che questo Governo sta portando avanti è un attacco grave e violento, un attacco che vuole smantellare un sistema di garanzie frutto di anni di lotte del movimento operaio; lotte che sempre hanno visto nel 25 aprile un loro momento costituente e fondante. Di fronte a questa crisi e in occasione del 25 aprile è nostro compito ribadire che la nostra resistenza come quella di chi ha combattuto più di 60 anni fa il nazi-fascismo, è resistenza anche contro la crisi e contro il sistema capitalista che la genera.
Un altro 25 aprile di lotta e festa in via Di Nanni…
La Casa è di chi la abita!
I territori sono di chi li vive!
Il 25 aprile è di chi continua a lottare!
Mambo Libero! Libertà per tutt* gli/le arrestat* NO TAV
Con Dante Di Nanni nel cuore
csoa gabrio
zona san paolo antirazzista
domenica 1 aprile 2012
domenica 25 marzo 2012
giovedì 22 marzo 2012
lunedì 19 marzo 2012
La spesa di domenica?
Quando la gente non sa più cosa fare nel tempo libero, quando la domenica unico giorno di festa e riposo per molti lavoratori diventa un giorno come tanti, quando le feste diventano anch'esse giorni come tanti, quando si dice: in settimana lavoro, non riesco ad organizzarmi, quando la società consumistica ti spinge a spendere 24h su 24h, quando in una società in maggioranza cattolica la domenica non è più il giorno dedicato a Dio, quando si avanzano diritti dei lavoratori solo se si è toccati in prima persona, quando... la gente si americanizza in tutto e per tutto, allora mi viene da dire che siamo proprio allo sfascio della società, alla disgregazione familiare e alla perdita di valori come il tempo libero.
Caro consumatore della domenica, lo sai che mentre tu ti godi le tue due ore al centro commerciale, dall'altra parte ci sono lavoratori che in quello che una volta era il giorno della settimana sacro per tutti (fatta eccezzione per operatori sanitari e qualche altra sparuta categoria lavorativa), non riescono più a condividere momenti di svago e divertimento con i propri figli, con la propria moglie/marito, con se stessi?
Caro consumatore della domenica, possibile che in questo giorno non riesci ad organizzare una gita fuori porta, un giro al parco, un giro al mare o in montagna, una visita ad amici, una visita ad un malato, non vai più a messa, non vai più allo stadio, non vai più a farti una bella passeggiata senza corsa non vai...
Rifletti caro consumatore della domenica, a breve i centri commerciali apriranno anche la notte e tu sarai capace di perdere il sonno per andare a farti le tue due ore di vasca nel cuore del consumismo.
Caro consumatore della domenica, lo sai che mentre tu ti godi le tue due ore al centro commerciale, dall'altra parte ci sono lavoratori che in quello che una volta era il giorno della settimana sacro per tutti (fatta eccezzione per operatori sanitari e qualche altra sparuta categoria lavorativa), non riescono più a condividere momenti di svago e divertimento con i propri figli, con la propria moglie/marito, con se stessi?
Caro consumatore della domenica, possibile che in questo giorno non riesci ad organizzare una gita fuori porta, un giro al parco, un giro al mare o in montagna, una visita ad amici, una visita ad un malato, non vai più a messa, non vai più allo stadio, non vai più a farti una bella passeggiata senza corsa non vai...
Rifletti caro consumatore della domenica, a breve i centri commerciali apriranno anche la notte e tu sarai capace di perdere il sonno per andare a farti le tue due ore di vasca nel cuore del consumismo.
sabato 3 marzo 2012
domenica 26 febbraio 2012
Scontri a Porta Nuova al termine della manifestazione No Tav del 25 febb. 2012
Dopo una bella manifestazione pacifica in val di Susa, una bella provocazione della polizia e di chi li ha mandati alla stazione di Torino Porta Nuova. Ad attendere i compagni in stazione che rientravano a Milano c'erano i soliti. In tutti i modi si cerca di criminalizzare un movimento con buoni e cattivi, con infiltrati violenti, e con stampa di regime, ma dalle immagini tutti possono notare chi sono i violenti e i provocatori.
Ma se era filato tutto liscio, perchè non li hanno fatto rientrare e basta senza casini? Misteri!!
Ma se era filato tutto liscio, perchè non li hanno fatto rientrare e basta senza casini? Misteri!!
venerdì 3 febbraio 2012
mercoledì 11 gennaio 2012
coppia suicida perchè senza lavoro e senza casa
Una coppia normale, perbene, perde il lavoro e poi la casa. Si trasforma in senzatetto. Decide di suicidarsi in silenzio, per non dare fastidio, in una camera d'albergo vista mare. Il marito aveva lanciato un appello con un video. Chiedeva solo la dignità di un'occupazione.
giovedì 15 dicembre 2011
mercoledì 23 novembre 2011
Per non dimentiCarlo
Mortola e De Gennaro assolti.
A noi piace ricordare così:
A noi piace ricordare così:
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martedì 22 novembre 2011
Lettera di un giovane operaio Fiat di Pomigliano
Ricordo ancora quei giorni, da Torino arrivavano notizie agghiaccianti, i compagni di Mirafiori ci raccontavano che i delegati di fim uilm fismic e ugl volantinavano un documento dove si diceva che l'accordo di Pomigliano era nato per dare delle regole a quei lavoratori del sud ( i soliti napoletani) che non rispettano le regole, e che quell'accordo non sarebbe mai stato esteso ne esportato.
Oggi la fiat annuncia che quell'accordo,proprio quello di Pomigliano, verra' esteso a tutti i 70mila lavoratori del gruppo.
Da quel giorno tante cose sono successe. C'è stato il referendum di Pomigliano quello a Mirafiori, c'è stato il 16 ottobre il 28 gennaio c'è stata l'unità con gli studenti con i movimenti, c'è stato un risveglio dei lavoratori che avevano capito fin da subito cosa stava accadendo.
Quello contro cui ci si opponeva non era solo un insieme di regole che aumentava i ritmi di lavoro ( e gia' questo avrebbe giustificato momenti di lotta importanti) ma ci si opponeva ad un nuovo modello di relazioni padrone-operaio.
Ci si opponeva all'idea che per lavorare in questo paese bisognava rinunciare a tutti i diritti conquistati in anni di lotta, compagni in ogni parte d'Italia lottavano per il diritto ad un contratto nazionale che ci rendesse realmente tutti uguali indipendentemente dalla posizione geografica, il diritto ad ammalarsi senza essere giudicati da una commissione ( la famosa santa inquisizione made in fiat), si lottava per il diritto a poter avere una vita sociale al di fuori dei cancelli di una fabbrica, si lottava per IL DIRITTO A POTERSI RIBELLARE QUANDO SI SUBIVA UN INGIUSTIZIA!!! IL DIRITTO A POTER DIRE NO!!!!!
Ma in questa lunga battaglia fiat ha trovato validi alleati perchè sapeva che da sola non c'è l avrebbe mai fatta, senza l'appoggio determinante di sindacati consenzienti e collusi e di una classe politica impegnata a pensare a come preservare il propio orticello, relegando i lavoratori sullo scalino piu' basso della societa', fiat non sarebbe mai passata.
Ricordiamo bene le parole di pseudo-sindacalisti e criminali-politici, bisogna lavorare...c'era chi voleva stendere un tappeto rosso a marchionne, chi si diceva con lui senza se' e senza ma.....
Noi non abbiamo dimenticato niente ed oggi 21 novembre 2011 quelle parole riecheggiano nelle nostre teste, rimbombano quei silenzi dinanzi alle richieste di chi lavora e butta il sangue nei luoghi di lavoro.
Queste persone sono complici e coautori di un delitto, esportare il modello Pomigliano significa esportare un reato....noi tutti ricordiamo la sentenza del tribunle di Torino che dice a chiare lettere CHE QUEL CONTRATTO NASCE CON L UNICO SCOPO DI FARE FUORI LA FIOM DALLE RELAZIONI SINDACALI.
Nasce per far fuori il dissenso.
Il contratto di Pomigliano a prodotto solo false promesse ( ancora oggi l'80% dei lavoratori sono in cassa) e ha messo nelle mani di fiat un mezzo di selezione del personale che farebbe invidia ad una qualsiasi dittatura sud americana.
Vari lavoratori lamentano minacce ed intimidazioni da parte dell'azienda che li avvicina dicendogli chiaramente che per rientrare in fabbrica bisogna cancellarsi dalla FIOM.
Tanti sotto enormi presioni lo hanno fatto e comunque non sono mai stati richiamati per far parte della nuova società.
I pochi lavoratori che sono stati chiamati per fare i corsi (SENZA INTEGRAZIONE AL REDDITO, CIOE' ANDARE IN FABBRICA A SPESE PROPRIE!!! X GENTILE CONCESSIONE DEI FIRMATARI!!!) sono costretti a non marcare il cartellino e se qualcuno osa fare domande sul perche' di tale comportamento o chiede se casomai gli succedesse qualcosa dove risulta che lui era a lavoro, viene avvicinato dai capetti di turno ed invitato a cambiare atteggiamento, pena la non riassunzione.
ECCO QUESTA E' FABBRICA ITALIA, CHIUSURA DI STABILIMENTI ( TERMINI IMERESE IRISBUS, CNH MODENA), MINACCE E REPRESSIONE.
QUESTO E IL MODELLO CHE VIENE ESPORTATO OGGI, E IN TUTTO QUESTO NOI SAPPIAMO BENE CHI SONO I COLPEVOLI E CONOSCIAMO BENE CHE STRADA PRENDERE QUALE COMPITO CI ASPETTA.
LA LOTTA NON E' CERTO FINITA DOBBIAMO CONTINUARE A LOTTARE ANCORA PIU' DECISI ANCORA PIU' CATTIVI, SE FIAT CISL UIL E ALTRI LACCHE' PENSANO CHE CI ARRENDIAMO SI SBAGLIANO DI GROSSO.
I LAVORATORI DI QUESTO PAESE HANNO GIA DATO PROVA IN PASSATO DI SAPERSI DIFENDERE E CONTRATTACCARE!!!
SE FIAT VUOLE ESPORTARE LA REPRESSIONE NOI ESPORTIAMO LA LOTTA DA MIRAFIORI A POMIGLIANO FINO IN SICILIA UNIAMOCI E RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE VITE LA NOSTRA LIBERTA', LA NOSTRA DIGNITA'!!!
FORZA COMPAGNI CERTAMENTE SARA' PIU' DURA MA SICURAMENTE NON E' FINITA!!!
ALLA LOTTA!!!!!!!!!
Oggi la fiat annuncia che quell'accordo,proprio quello di Pomigliano, verra' esteso a tutti i 70mila lavoratori del gruppo.
Da quel giorno tante cose sono successe. C'è stato il referendum di Pomigliano quello a Mirafiori, c'è stato il 16 ottobre il 28 gennaio c'è stata l'unità con gli studenti con i movimenti, c'è stato un risveglio dei lavoratori che avevano capito fin da subito cosa stava accadendo.
Quello contro cui ci si opponeva non era solo un insieme di regole che aumentava i ritmi di lavoro ( e gia' questo avrebbe giustificato momenti di lotta importanti) ma ci si opponeva ad un nuovo modello di relazioni padrone-operaio.
Ci si opponeva all'idea che per lavorare in questo paese bisognava rinunciare a tutti i diritti conquistati in anni di lotta, compagni in ogni parte d'Italia lottavano per il diritto ad un contratto nazionale che ci rendesse realmente tutti uguali indipendentemente dalla posizione geografica, il diritto ad ammalarsi senza essere giudicati da una commissione ( la famosa santa inquisizione made in fiat), si lottava per il diritto a poter avere una vita sociale al di fuori dei cancelli di una fabbrica, si lottava per IL DIRITTO A POTERSI RIBELLARE QUANDO SI SUBIVA UN INGIUSTIZIA!!! IL DIRITTO A POTER DIRE NO!!!!!
Ma in questa lunga battaglia fiat ha trovato validi alleati perchè sapeva che da sola non c'è l avrebbe mai fatta, senza l'appoggio determinante di sindacati consenzienti e collusi e di una classe politica impegnata a pensare a come preservare il propio orticello, relegando i lavoratori sullo scalino piu' basso della societa', fiat non sarebbe mai passata.
Ricordiamo bene le parole di pseudo-sindacalisti e criminali-politici, bisogna lavorare...c'era chi voleva stendere un tappeto rosso a marchionne, chi si diceva con lui senza se' e senza ma.....
Noi non abbiamo dimenticato niente ed oggi 21 novembre 2011 quelle parole riecheggiano nelle nostre teste, rimbombano quei silenzi dinanzi alle richieste di chi lavora e butta il sangue nei luoghi di lavoro.
Queste persone sono complici e coautori di un delitto, esportare il modello Pomigliano significa esportare un reato....noi tutti ricordiamo la sentenza del tribunle di Torino che dice a chiare lettere CHE QUEL CONTRATTO NASCE CON L UNICO SCOPO DI FARE FUORI LA FIOM DALLE RELAZIONI SINDACALI.
Nasce per far fuori il dissenso.
Il contratto di Pomigliano a prodotto solo false promesse ( ancora oggi l'80% dei lavoratori sono in cassa) e ha messo nelle mani di fiat un mezzo di selezione del personale che farebbe invidia ad una qualsiasi dittatura sud americana.
Vari lavoratori lamentano minacce ed intimidazioni da parte dell'azienda che li avvicina dicendogli chiaramente che per rientrare in fabbrica bisogna cancellarsi dalla FIOM.
Tanti sotto enormi presioni lo hanno fatto e comunque non sono mai stati richiamati per far parte della nuova società.
I pochi lavoratori che sono stati chiamati per fare i corsi (SENZA INTEGRAZIONE AL REDDITO, CIOE' ANDARE IN FABBRICA A SPESE PROPRIE!!! X GENTILE CONCESSIONE DEI FIRMATARI!!!) sono costretti a non marcare il cartellino e se qualcuno osa fare domande sul perche' di tale comportamento o chiede se casomai gli succedesse qualcosa dove risulta che lui era a lavoro, viene avvicinato dai capetti di turno ed invitato a cambiare atteggiamento, pena la non riassunzione.
ECCO QUESTA E' FABBRICA ITALIA, CHIUSURA DI STABILIMENTI ( TERMINI IMERESE IRISBUS, CNH MODENA), MINACCE E REPRESSIONE.
QUESTO E IL MODELLO CHE VIENE ESPORTATO OGGI, E IN TUTTO QUESTO NOI SAPPIAMO BENE CHI SONO I COLPEVOLI E CONOSCIAMO BENE CHE STRADA PRENDERE QUALE COMPITO CI ASPETTA.
LA LOTTA NON E' CERTO FINITA DOBBIAMO CONTINUARE A LOTTARE ANCORA PIU' DECISI ANCORA PIU' CATTIVI, SE FIAT CISL UIL E ALTRI LACCHE' PENSANO CHE CI ARRENDIAMO SI SBAGLIANO DI GROSSO.
I LAVORATORI DI QUESTO PAESE HANNO GIA DATO PROVA IN PASSATO DI SAPERSI DIFENDERE E CONTRATTACCARE!!!
SE FIAT VUOLE ESPORTARE LA REPRESSIONE NOI ESPORTIAMO LA LOTTA DA MIRAFIORI A POMIGLIANO FINO IN SICILIA UNIAMOCI E RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE VITE LA NOSTRA LIBERTA', LA NOSTRA DIGNITA'!!!
FORZA COMPAGNI CERTAMENTE SARA' PIU' DURA MA SICURAMENTE NON E' FINITA!!!
ALLA LOTTA!!!!!!!!!
L'operaio della Fiat (la 1100)
Lunedì 28 novembre ore 14 davanti al comune di Torino. Occupy Torino
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società
Marchionne: Lavoratori non contate un cazzo, decidiamo tutto noi.
La Fiat ha disdetto tutti gli accordi sindacali in vigore e “ogni altro
impegno
derivante da prassi collettive in atto” in tutti gli stabilimenti
automobilistici italiani. Lo stop sarà effettivo dal 1 gennaio 2012.
La decisione è molto grave e si sta organizzando per il 28 Novembre
dove si terra un consiglio comunale aperto al quale ci sarà Fassino ( servo
di
Marchionne).
Ritrovo alle 14 o giù di li in piazza Palazzo di città.
Ecco l'evento:
http://www.facebook.com/event.php?eid=204644239612281
impegno
derivante da prassi collettive in atto” in tutti gli stabilimenti
automobilistici italiani. Lo stop sarà effettivo dal 1 gennaio 2012.
La decisione è molto grave e si sta organizzando per il 28 Novembre
dove si terra un consiglio comunale aperto al quale ci sarà Fassino ( servo
di
Marchionne).
Ritrovo alle 14 o giù di li in piazza Palazzo di città.
Ecco l'evento:
http://www.facebook.com/event.php?eid=204644239612281
domenica 20 novembre 2011
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