RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

domenica 23 dicembre 2012

venerdì 4 maggio 2012

mercoledì 25 aprile 2012

No cie no lager. Torino 21 aprile

Un saluto alla polizia italiana

lunedì 16 aprile 2012

25 Aprile di resistenza a Torino

Zona Pedonale Via Dante Di Nanni, Zona San Paolo Antifascista, Torino


25 APRILE 2012 di RESISTENZA contro fascismo e razzismo.

La casa è di chi l’abita! I territori sono di chi li vive!

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Ore 15:30 - CORTEO per le vie di Borgo San Paolo Antifascista

a seguire

* CONCERTO con Acero Moretti (antifa-rap)

* Dalle Val di Susa "Alexander Circus" presentano lo spettacolo "Contatti" sulla militarizzazione in valle
- http://www.youtube.com/watch?v=xlDgcI4nyaI -

* Mostre Fotografiche (diritto alla casa, resistenza agli sfratti, 34 Okkupato, Via Muriaglio 11)

* Spazio bimbe e bimbi

* Distro

* Bancarelle

* Spettacoli Teatrali

* Musica

* Grigliata

and more...

Dalle 14 in Via Dante Di Nanni (Zona Pedonale)
Borgo San Paolo Antifascista
Torino
http://gabrio.noblogs.org/25-aprile-2012/

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25 aprile: Zona San Paolo è Antifascista!

Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, il 25 aprile vogliamo festeggiarlo prendendoci via Dante Di Nanni -la via intitolata al giovane eroe partigiano caduto combattendo i fascisti proprio nel nostro quartiere- e organizzando una giornata di festa popolare. Per ribadire che il 25 aprile non è semplicemente una ricorrenza, ma una data che contiene in sé quello spirito di lotta per la libertà che sentiamo nostro ogni giorno nelle lotte sociali; per ribadire che il nostro quartiere è antifascista!

Per questo ogni anno organizziamo una giornata con musica, banchetti, spettacoli di teatro e di circo e con un corteo per le vie del quartiere; una giornata che è festa popolare, perchè questo senso vogliamo continuare a dare al 25 aprile -fuori dalla retorica delle stanche commemorazioni ufficiali- ma che è anche lotta, perchè il 25 aprile la nostra piazza si riempie di quello che costruiamo in quartiere, nelle lotte sociali che organizziamo e in quelle che attraversiamo.

E gli ultimi mesi sono stati molto intensi!

Alla fine del mese di settembre in via Muriaglio, vicinissimo a dove ogni anno festeggiamo il 25 aprile, un gruppo di inquilini e di inquiline sfrattati dalle loro case e stritolati dalla crisi e dalla precarietà lavorativa ha deciso di non svendere anche la propria dignità, occupando la palazzina al civico numero 11, una palazzina vuota da 30 anni, che oggi rivive dal basso, che oggi è una casa per uomini, donne, bambini, giovani e meno giovani, che così hanno deciso di affermare con forza che la casa è un diritto, l’affitto è una rapina, e che uno spazio privato abbandonato funziona molto meglio come spazio collettivo occupato. E con via Muriaglio sono 4 le occupazioni che negli anni si sono consolidate intorno al cuore resistente del nostro quartiere: il Gabrio, la “Casa Bianca” occupata dai rifugiati, il 34 in via Revello che proprio in questi giorni festeggia il suo primo anno di occupazione, e via Muriaglio 11.

E molto intensa è stata anche in questi ultimi mesi la lotta della Val di Susa. Una lotta che ci ha visto partecipare a decine di iniziative, che insieme a molti altri uomini e donne coraggiosi ci ha visto resistere sui sentieri di una Valle che conduce da tempo una lotta popolare esemplare. In seguito alla repressione decisa dalla Procura di Torino, il 26 gennaio scorso sono stati ordinati diversi arresti a Torino e in molte altre città italiane, arresti fatti con l’intento di criminalizzare la resistenza intorno alla Maddalena di Chiomonte del 27 giugno e del 3 luglio scorsi . Alcuni compagni si trovano ancora in carcere, diversi sono ai domiciliari. Un nostro compagno, Mambo, dopo 58 giorni di carcere è stato mandato ai domiciliari pochi giorni fa. Ci manca, come mancano nelle lotte tutti e tutte quelle che ancora sono privati della loro libertà. E ci sembra importante preparando il nostro 25 aprile dedicarlo a chi paga per la generosità dimostrata nella lotta, per ribadire ancora una volta e sempre di più che vogliamo tutti liberi e tutte libere subito!

Anche quest’anno dunque un 25 aprile che tiene insieme le lotte sul nostro quartiere, e le lotte esemplari contro la devastazione che in nome del profitto si vorrebbe imporre a territori interi come nel caso del TAV in Val di Susa. Certo non dimentichiamo il contesto generale: questo è il primo 25 aprile da qualche anno che prepariamo senza la cricca di Berlusconi e Maroni al governo del Paese. È il primo 25 aprile che organizziamo sotto il Governo dei tecnici, il Governo di quel Mario Monti, servo delle banche e delle istituzioni economiche internazionali, che dalle pensioni al lavoro, sta cercando di fare in pochi mesi quello che né il becero centro-destra nostrano, né il triste centro-sinistra sono riusciti compiutamente a fare in anni di governi liberisti. Oggi vogliono farci pagare la crisi, vogliono farci pagare i danni provocati dalle loro politiche scellerate. L’attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che questo Governo sta portando avanti è un attacco grave e violento, un attacco che vuole smantellare un sistema di garanzie frutto di anni di lotte del movimento operaio; lotte che sempre hanno visto nel 25 aprile un loro momento costituente e fondante. Di fronte a questa crisi e in occasione del 25 aprile è nostro compito ribadire che la nostra resistenza come quella di chi ha combattuto più di 60 anni fa il nazi-fascismo, è resistenza anche contro la crisi e contro il sistema capitalista che la genera.

Un altro 25 aprile di lotta e festa in via Di Nanni…

La Casa è di chi la abita!

I territori sono di chi li vive!

Il 25 aprile è di chi continua a lottare!


Mambo Libero! Libertà per tutt* gli/le arrestat* NO TAV

Con Dante Di Nanni nel cuore

csoa gabrio

zona san paolo antirazzista

domenica 1 aprile 2012

lunedì 19 marzo 2012

La spesa di domenica?

Quando la gente non sa più cosa fare nel tempo libero, quando la domenica unico giorno di festa e riposo per molti lavoratori diventa un giorno come tanti, quando le feste diventano anch'esse giorni come tanti, quando si dice: in settimana lavoro, non riesco ad organizzarmi, quando la società consumistica ti spinge a spendere 24h su 24h, quando in una società in maggioranza cattolica la domenica non è più il giorno dedicato a Dio, quando si avanzano diritti dei lavoratori solo se si è toccati in prima persona, quando... la gente si americanizza in tutto e per tutto, allora mi viene da dire che siamo proprio allo sfascio della società, alla disgregazione familiare e alla perdita di valori come il tempo libero.
Caro consumatore della domenica, lo sai che mentre tu ti godi le tue due ore al centro commerciale, dall'altra parte ci sono lavoratori che in quello che una volta era il giorno della settimana sacro per tutti (fatta eccezzione per operatori sanitari e qualche altra sparuta categoria lavorativa), non riescono più a condividere momenti di svago e divertimento con i propri figli, con la propria moglie/marito, con se stessi?
Caro consumatore della domenica, possibile che in questo giorno non riesci ad organizzare una gita fuori porta, un giro al parco, un giro al mare o in montagna, una visita ad amici, una visita ad un malato, non vai più a messa, non vai più allo stadio, non vai più a farti una bella passeggiata senza corsa non vai...
Rifletti caro consumatore della domenica, a breve i centri commerciali apriranno anche la notte e tu sarai capace di perdere il sonno per andare a farti le tue due ore di vasca nel cuore del consumismo.

sabato 10 marzo 2012

sabato 3 marzo 2012

domenica 26 febbraio 2012

Scontri a Porta Nuova al termine della manifestazione No Tav del 25 febb. 2012

Dopo una bella manifestazione pacifica in val di Susa, una bella provocazione della polizia e di chi li ha mandati alla stazione di Torino Porta Nuova. Ad attendere i compagni in stazione che rientravano a Milano c'erano i soliti. In tutti i modi si cerca di criminalizzare un movimento con buoni e cattivi, con infiltrati violenti, e con stampa di regime, ma dalle immagini tutti possono notare chi sono i violenti e i provocatori.


Ma se era filato tutto liscio, perchè non li hanno fatto rientrare e basta senza casini? Misteri!!

domenica 12 febbraio 2012

I figli dei ministri? Tutti geni e con posto fisso

I figli dei ministri? Tutti geni (con posto fisso e vicino a mammà) – Nomi, foto, storie
7 FEB
Sarà forse una questione genetica ma i figli di questi ministri incartapecoriti, che da una settimana somministrano al Paese dosi mai viste di delirio senile, sono tutti ma proprio tutti dei grandi fenomeni della natura, una sfida alle leggi della statistica. Oh nemmeno uno “sfigato” ma tutti autentici geni con uno o più posti fissi e con compensi che i comuni mortali possono solo sognare. O forse no. Forse sono solo i figli di una classe dirigente che predica bene e razzola malissimo. Forse sono soltanto la punta dell’iceberg di un sistema malato, fondato sul nepotismo e sulla clientela e ostile al merito. E tuttavia, le sparate di Monti, Fornero e Cancellieri, ci offrono una grande opportunità, ossia quella di aprire nel Paese una grande discussione sul tema della mobilità sociale. Dobbiamo interrogarci su come sia possibile offrire a tutti (al figlio di Monti come a quello dell’operaio) le stesse condizioni di partenza e le stesse opportunità così come recita l’articolo 3 della Costituzione che qui ricordiamo: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Ecco a voi i ritratti di questi fenomeni della natura e, come si suol dire, Una coincidenza è una coincidenza due coincidenze sono un indizio tre coincidenze sono una prova:

GIOVANNI MONTI (figlio di Mario)

39 anni. A poco più di 20 anni è già associato per gli investimenti bancari per la Goldman Sachs, la più potente banca d’affari americana, la stessa in cui il padre Mario ricopre il ruolo apicale di International Advisor. A 25 anni è già consulente di direzione da Bain & company, dove rimane fino al 2001. Dal 2004 al 2009, vale a dire fino al suo approdo alla Parmalat, Giovanni Monti ha lavorato prima a Citigroup e poi a Morgan & Stanley: a Citigroup è stato responsabile di acquisizioni e disinvestimenti per alcune divisioni del gruppo, mentre alla Morgan si è occupato in particolare di transazioni economico-finanziarie sui mercati di Europa, Medio Oriente e Africa, alle dipendenze dirette degli uffici centrali di New York.

SILVIA DEAGLIO (figlia di Elsa Fornero)

37 anni. A soli 24 anni, mentre già svolgeva un dottorato in Italia, ottiene un incarico presso il prestigioso Beth Israel Deaconess Medical Center di Harvard, il prestigioso college di Boston. La figlia del ministro inizia ad insegnare medicina a soli 30 anni. Diventa associata all’università di Torino a 37 anni con sei anni di anticipo rispetto alla media di accesso in questo ruolo. Il concorso lo vince a Chieti, nel 2010, nella facoltà di Psicologia, prima di essere chiamata a Torino, l’università dove insegnano mamma e papà, nell’ottobre 2011. alla professoressa Deaglio ha certamente giovato nella valutazione comparativa il ruolo di capo unità di ricerca all’Hugef, ottenuto nel settembre 2010 quando era ancora al gradino più basso della carriera accademica, e a ridosso dell’ultima riunione della commissione di esame che l’ha nominata docente di seconda fascia. Come detto, l’Hugef è finanziato dalla Compagnia di San Paolo, all’epoca vicepresieduta da mamma Elsa Fornero.

PIERGIORGIO PELUSO (figlio di Annamaria Cancellieri)

Appena laureato viene catapultato subito all’Arthur Andersen. Un fenomeno della natura. Da lì balza a Mediobanca. Passa poi per diversi enti e dirigenze bancarie tra cui Aeroporti di Roma (consigliere d’amministrazione), Gemina (consigliere) Capitalia, Credit Suisse First Boston e Unicredit per finire, poco tempo fa, alla Fondiaria Sai dove ricopre il ruolo di direttore generale con compenso da 500mila euro all’anno.

MICHEL MARTONE (figlio di Antonio)

Figlio di Antonio Martone, avvocato generale in Cassazione, amico di Previti e Dell’Utri e Brunetta, già nominato da Brunetta presidente dell’authority degli scioperi, ruolo da cui si è dimesso dopo essere stato coinvolto come testimone nell’inchiesta P3. Il superaccomandato Michel Martone ha una carriera universitaria molto rapida: a 23 anni vince un dottorato all’università di Modena. A 26 anni diventa ricercatore di ruolo all’università di Teramo. A 27 anni diventa professore associato. Al concorso, tenutosi tra gennaio e luglio 2003, giunse al secondo posto su due candidati, in seguito al ritiro di altri 6. Presentò due monografie, una delle quali in edizione provvisoria (ossia non ammissibile); ottenne 4 voti positivi su 5, con il parere negativo di Franco Liso, contro i cinque voti positivi ricevuti dall’altra candidata, 52enne con due lauree e 40 pubblicazioni. Tuttavia fu Martone ad ottenere il posto da ordinario. A 37 anni diventa viceministro del governo Monti.

MassimoMalerba

domenica 22 gennaio 2012

mercoledì 11 gennaio 2012

coppia suicida perchè senza lavoro e senza casa


Una coppia normale, perbene, perde il lavoro e poi la casa. Si trasforma in senzatetto. Decide di suicidarsi in silenzio, per non dare fastidio, in una camera d'albergo vista mare. Il marito aveva lanciato un appello con un video. Chiedeva solo la dignità di un'occupazione.

sabato 7 gennaio 2012