RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

martedì 15 dicembre 2009

E adesso, caccia alle streghe


E adesso è caccia alle streghe: i mandanti, gli istigatori, i cattivi maestri, i creatori del clima di odio e chi più ne ha più ne metta. Il gesto di un poveraccio che ha perso la testa (non un cospiratore clandestino ma un disperato che non ha niente da perdere se non la propria vita) viene preso a pretesto dagli uomini di un regime in crisi per cercare un po' di tranquillità attraverso un giro di vite - in nome della sicurezza e del "raffreddiamo il clima politico" - contro chiunque osi criticarli, si tratti di centri sociali, giornali, esponenti politici, organizzazioni sociali o collettivi di lavoratori.
Già si parla di chiudere o sottoporre a controlli stringenti i siti internet su cui sono stati espressi apprezzamenti positivi nei confronti dell'aggressore Massimo Tartaglia. I cinquantamila "fan" raccolti in poche ore su Facebook fanno impressione, e testimoniano di quanta rabbia e risentimento contro Silvio Berlusconi siano maturati nel corpo sociale di questa sventurata Italia: logico che gli uomini del premier, l'immagine fisica del quale è stata violentemente ridimensionata domenica sera, vogliano oscurare quanto prima i luoghi dove più esplicitamente l'immagine morale di "leader amatissimo" viene messa in discussione.
Sono momenti tesi e difficili. Gli esponenti politici (Di Pietro, Bindi e pochissimi altri) che hanno osato in qualche modo sottrarsi al coro di solidarietà politica al premier (altra cosa è la pietà umana, che ciascuno si gestisce come crede) sono già oggetto di un'aggressione mediatica tremenda e indicati direttamente come "mandanti" del "terrorista"; ma del resto, dal governo viene detto chiaro e tondo che nella categoria degli ispiratori della violenza rientrano anche i magistrati, i partiti, "certa stampa" e via dicendo - Fini incluso. Tutti coloro, insomma, che per qualche motivo hanno da ridire col governo e ai quali già si stava cercando da tempo il modo di mettere un bavaglio stretto. All'opera di silenziamento partecipano attivamente anche molti dei silenziandi, chiedendo non si sa bene a chi di abbassare i toni - come se questo servisse a qualcosa oltre che a dar corpo alle accuse che il governo rivolge contro di loro.
E adesso? Berlusconi si chiede "perché tanto odio" e probabilmente è sinceramente sorpreso di dover constatare a proprie spese di non essere amato quanto credeva. Noi speriamo che questa brutta avventura lo renda più consapevole del fatto che il paese è ridotto a un recinto pieno di furore e ostilità, e gli faccia comprendere che su questa strada, che lui per per primo porta la responsabilità di aver indicato al paese, il peggio - per tutti - deve ancora venire.

tratto da Il Manifesto del 14 dicembre 2009
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Radio Padania (Lega Nord): Picchiamo i ragazzi dei centri sociali per dare l'esempio:

3 commenti:

  1. Ho ascoltato (naturalmente loro possono dire tutto...) la frase dell'ascoltatore, fatto cadere?, dimostra l'ignoranza: i Centri Sociali non hanno "capi"!

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  2. "Bisogna dare l'esempio..." Degno dei migliori squadristi..... Vergognoso!
    P.S. ok per lo scambio link
    Hasta siempre!

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  3. ..ci aspettano tempi duri, dietro le quinte c'è già il successore, con la sua aria da politico serio...

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