RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

mercoledì 25 novembre 2009

Vergogna Cannavaro: "su Balotelli nessun coro razzista"

chi sta portando la bandiera col fascio littorio è Cannavaro.
Vergogna Cannavaro: "Su Balotelli nessun coro razzista"

"Sono anni che vado negli stadi e mi sento dire di tutto, mi pare che quelli in questione non fossero razzisti". Ha dell'incredibile quanto espresso da Fabio Cannavaro, non ultimo a scivoloni politici (è lui il calciatore che sventola il tricolore col fascio littorio,) sui cori contro l'interista Mario Balotelli che le due curve della Juventus hanno intonato domenica sera durante il match dei bianconeri contro l'Udinese. Curioso però che di tutti i cori dedicati da un anno a questa parte all'attaccante interista sia stato dato risalto, se vogliamo, al meno grave, quel "Se saltelli muore Balotelli" cantato domenica sera che in realtà è nato per un altro calciatore il cui cognome termina in "elli", Cristiano Lucarelli, colpevole di essere stato identificato come comunista. Così come Balotelli sarebbe colpevole di essere nero. In realtà il coro peggiore che viene cantato contro l'attaccante interista è un altro ed è stato accuratamente ignorato dai media, fedeli a quella linea ormai condivisa e generalizzata di raccontare le cose senza in realtà farlo: "Non esistono negri italiani" è forse quanto di peggio razzismo, nazionalismo e fascismo possano partorire.
José Mourinho, tecnico dell'Inter, parlando dello scontro diretto contro la Juve in programma fra due settimane, aveva detto: "Mi piacerebbe tanto giocarla a Torino, però ci sono delle regole e magari la partita non si giocherà all'Olimpico". Così non è stato (nelle motivazioni, il giudice ha soltanto multato la Juve spiegando che "l'entita' della sanzione è stata attenuata per avere la società concretamente operato onde prevenire tali deplorevoli comportamenti") e neanche ci stupisce dopo la sentenza che ha visto l'assoluzione di Moggi, Giraudo e Bettega per doping amministrativo quando la stessa società bianconera aveva chiesto il patteggiamento (dichiarandosi quindi colpevole). Non ci aspettiamo nemmeno, come invece fa Mourinho che si vede non si è ancora abituato allo "stile italiano", di vedere il prossimo Juve-Inter sospeso dall'arbitro dopo i primi cori razzisti nei confronti di Balotelli. Qualunque arbitro venga designato siamo certi che farà finta di non sentire o nella migliore delle ipotesi si farà forte dell'intervento dello speaker che inviterà le curve a interrompere i cori razzisti. A meno che la società bianconera non decida di "trattare" preventivamente con i fascisti travestiti da ultrà che da anni sfruttano le due curve juventine per fare cassa. Non sarebbe certo la prima volta.

Senza Soste

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