RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

giovedì 19 novembre 2009

Mosca: ucciso un altro antifascista


Martedì 17 novembre, intorno alle 21.00 Ivan "Vanja" Khutorskoi, 26 anni, volto noto dell'antifascismo moscovita, è stato ucciso con due colpi d'arma da fuoco alla nuca nella tromba delle scale del suo condominio, nella parte orientale di Mosca.

Ivan, nonostante la giovanissima età, era uno dei leader del movimento antifascista, da molti anni in lotta contro la crescente presenza neonazista in Russia, e a Mosca in particolare.
Organizzatore di concerti punk-oi e di tornei di arti marziali, i compagni lo definiscono un ragazzo generoso, sempre in prima fila nelle mobilitazioni; proprio questa sua generosità lo aveva reso uno dei volti più conosciuti, e uno dei personaggi più invisi alla destra.

L'indirizzo dell'abitazione di Ivan, così come quello di molti altri antifascisti, era stato più e più volte pubblicato sui siti dell'estrema destra, che invitavano esplicitamente alla sua "liquidazione"; gli stessi siti oggi pubblicano informazioni relative all'omicidio.

L'aggressione che ha portato alla morte del giovane antifascista è solo l'ultima di una serie di attacchi che Ivan ha dovuto subire: il primo attacco ha avuto luogo nel 2005, quando i nazisti lo hanno ferito alla testa con una lama di rasoio. La seconda volta, i nazisti lo hanno aspettato nella tromba delle scale del suo palazzo e lo hanno colpito con un cacciavite e con una mazza da baseball. Nel gennaio di quest'anno, Ivan è stato accoltellato allo stomaco con un coltello durante una rissa, ma ancora una volta era riuscito a sopravvivere all'attacco.

L'episodio della morte di Ivan fa riaffiorare la preoccupazione per la crescente presenza in Russia dell'estremismo nazionalista e neonazista; sempre più numerose sono le aggressioni a sfondo razzista e xenfobo e gli attacchi agli antifascisti: quest'omicidio è il sesto ai danni del movimento degli ultimi tre anni.

Alexander Ryukhin, 19 anni, è stato assassinato a coltellate nell'aprile 2006 prima di un concerto hardcore nelle vicinanze della stazione della metropolitana Domodedovskaya. Uno degli aggressori di Alexander è stato anche condannato per l'omicidio dell'avvocato antifascista Stanislav Markelov e della giornalista Anastasia Baburova. Nel marzo 2008, un altro giovane antifascista, Alexei Krylov, è morto per le ferite che gli sono state inferte. Nel mese di ottobre 2008, Fyodor Filatov, uno dei leader dell' Antifa skinheads, è stato ucciso davanti all'ingresso della sua abitazione. Il 28 giugno 2009, un gruppo di nazisti ha ucciso con coltelli e pistole ad aria compressa l'antifascista Ilya Dzhaparidze.
infoaut

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