Dire NO oggi, scegliere da che parte stare e impegnarsi nella lotta vuol dire ripartire da quel poco che abbiamo per costruire l'altro di cui abbiamo bisogno. Schierarsi al fianco dei lavoratori della Fiat, come a quelli Pomigliano nei mesi scorsi, significa oggi combattere una battaglia che non si esaurisce nelle singole vertenze o nelle singole fabbriche, ma che si concretizza nella generalizzazione della lotta, per dar voce a chi tra studenti, lavoratori e precari si vede sempre di più levar tempo, risorse, capacità, in poche parole, il proprio futuro.
Con questa nostra azione vogliamo sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, come il tempo della concertazione sia finito, lo dimostrano i fatti e il fallimento di questa classe dirigente, politica e sindacale, sempre più rinunciataria e al ribasso, a cui la vicenda Mirafiori ci ha messo di fronte. Il futuro è di chi, con coraggio, lotta e fa i propri interessi ed è proprio con questo spirito che rilanciamo la partecipazione allo Spezzone Sociale dello sciopero del 28 gennaio.
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