Già, proprio come da titolo. Com'è possibile che in uno Stato "democratico" come quello italiano, si permette ad un'azienda di fare il bello e il cattivo tempo sulla vita e sulle condizioni di molti lavoratori? Mi riferisco alla FIAT
( una volta sui muri di Torino si leggeva MAFIAT), la più grande azienda italiana che ancora una volta si permette di ricattare operai, politici e Stato italiano, con l'arroganza che l'ha sempre contraddistinta. Un'azienda che con la scusa del ricatto di lasciare migliaia di operai per strada ha sempre ottenuto convenzioni dallo Stato italiano. Ora la stessa azienda ha alzato il tiro. Non solo si permette di ricattare, ma addirittura detta le condizioni di lavoro.
Uno Stato forte con dei politici all'altezza avrebbero dovuto impedire questo stato di cose attuali. E' inammissibile che si permette l'arretramento di diritti in campo del lavoro ( prima o poi torneremo alla schiavitù), per un tozzo di pane. Ritorno al caporalato legalizzato dallo Stato italiano e dai politici tutti.
Una vera politica avrebbe risposto "picche" all'arroganza di Marchionne e della "famigghia". Avrebbe intrapreso altre strade. Due in particolare: avrebbe statalizzato l'azienda e poi avrebbe cercato capitali stranieri e prodotto auto non italiane, ma con lavoratori italiani.
Invece siamo quà ad aspettare l'esito di un referendum illegittimo e con uno Stato ed una politica che fa il tifo per un'azienda privata e non per l'interesse comune e la dignità dei propri cittadini.
Odio gli indifferenti
UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

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Non aggiungo altro. Hai detto bene quanto si poteva dire.
RispondiEliminaMi rimarrà impressa l'immagine di quel bambino-uomo che rincorre felice e libero il suo aquilone. Una metafora stupenda o .. una utopia?
Ciao,
Lara
Grazie...del passaggio :-)
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