RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

lunedì 10 gennaio 2011

Contagio di allucinazioni: da Repubblica ai tg vedono tutti le BR

L'allucinazione, si sa, è un calcolo combinatorio della mente che connette elementi sbagliati credendoli realtà. In anni lontani questo potere era principalmente relegato all'assuzione di sostanze stupefacenti più o meno portatrici di potere allucinogeno.
Oggi, senza apparente assunzione di sostanze, questo potere è tutto nella stampa e nei tg. I fatti: dalla prima serata sia i siti dei maggiori quotidiani che i tg dell'ora di cena parlando di scritte brigatiste (in modo più o meno velato a Torino).
Siamo nella settimana che precede il referendum di Mirafiori e bisogna caricare la vigilia. Rappresentando un Marchionne assediato dal montante terrorismo, di cui le scritte sarebbero prova, e suggerendo che chi gli vota contro sarebbe fiancheggiatore delle nuove BR.
L'ignoranza di Repubblica e dei tg però è sovrana e l'allucinazione regredisce presto a botta presa bevendo troppo Barbera. Le stelle a cinque punte non sono cerchiate, brand brigatista d'eccellenza, e non ci sono scritte che minaccino qualcuno od annuncino campagne militari. Solo uno slogan ironico sulla produzione d'auto in Cina ed in Italia.
Insomma si può parlare di brigatismo quanto di calata dei vegani (nel senso di abitanti di Vega) su un centro commerciale di Torino. Questo genere di propaganda, isterica e dozzinale, sarebbe quella che viene chiamata informazione democratica. Il bello è che questo referendum, senza informazione e dibattito, sarà celebrato come uno strumento di democrazia. Al confronto le votazioni di Xfactor o dell'Isola dei Famosi sono modelli aurei di democrazia.
Senza soste

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