In casa ritratti e foto di Hitler, busti di Mussolini, ma soprattutto migliaia di dipinti, serigrafie, litografie e decine di sculture, opere di importanti artisti contemporanei e moderni: questo il "tesoretto" di Gennaro Mokbel, presunto responsabile del riciclaggio degli ingentissimi capitali illegali, "provenienti da una serie di operazioni commerciali fittizie di acquisto e vendita di servizi di interconnessione telefonica internazionale, per un valore complessivo di oltre due miliardi di euro, con la compiacenza di alti funzionari ed amministratori delle societa' Telecom italia sparkle e Fastweb."
Insieme a Mokbel nel registro degli indagati finiscono anche Stefano Andrini e Paolo Colosimo. Preoccupante, il denominatore comune che lega tutti questi personaggi: la frequentazione, con ruoli diversi e in epoche differenti, di pezzi della destra romana.
Andrini è decisamente il personaggio più interessante e conosciuto negli ambiti neofascisti: nel 1989 massacra di botte due militanti di sinistra insieme al fratello gemello, espatria e diventa seguace e pupillo di Pino Rauti. Dopo lo scioglimento di Ordine Nuovo Andrini collabora con l'Msi-An e nel 2009, al suo rientro in Italia, Alemanno lo chiama nell'azienda di raccolta rifiuti della capitale.
Paolo Colosimo, avvocato romano, è un altro ponte tra personaggi romani di destra: legale di riferimento della destra estrema, ha tra i suoi assistiti anche Maurizio Boccacci, attuale leader del gruppo neonazista Militia.
Gennaro Mokbel, imprenditore romano, vanta invece un passato da "naziskin", come lui stesso amava definirsi, e alcune conoscenze molto impegnative: Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, che Mokbel addirittura sostiene di aver sostenuto economicamente per pagare i difensori, ma anche Antonio d'Inzillo, ex esponente di rilevo della Banda della Magliana, con cui fu arrestato nel 1994.
Le attività di Mokbel e soci non si sono limitate solo al riciclaggio di capitali della 'Ndrangheta e di truffa ai danni delle società telefoniche, scoperte dalla magistratura nei giorni scorsi e che hanno portato al sequestro di centinaia di opere d'arte, ma sono consistite anche, nella fumosa operazione per l'elezione del senatore del Pdl Nicola di Girolamo.
Per costituirne la candidatura, Mokbel fa tesoro di tutti i propri contatti: da Romagnoli della Fiamma Tricolore a Ferretti, collaboratore di Alemanno.
Una storia tutta nera, quella dell'imprenditore, dell'avvocato e del dipendente comunale, che da sola può raccontare trent'anni di neofascimo capitolino e dimostrare ancora una volta, se ce ne fosse ulteriore bisogno, le connivenze e collaborazione tra destra estrema e destra di governo.
Infoaut
Odio gli indifferenti
UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

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