RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

sabato 10 ottobre 2009

Quando il calcio è al servizio della mafia


In omaggio alla tradizione inaugurata ai tempi dell'Avellino in serie A (quando Juary portò una medaglia in carcere al boss Raffaele Cutolo) e continuata a Palermo con gli striscioni contro il regime carcerario per i mafiosi, ad Agrigento si dedicano le vittorie della squadra ad un capoclan locale. Tra l'altro legato alla mafia di Palma di Montechiaro, definita più volte "feroce" in sede di documenti ufficiali della commissione Antimafia.
Che, in maniera meno episodica rispetto al passato, il calcio sia chiamato in causa come elemento di identità e legittimazione dalla cultura gangster ce lo dimostra anche l'uscita nelle sale de "l'Ultimo Ultras". Film che di teorici e praticanti della cultura gangsta ne ha dalla produzione alla regia.


AGRIGENTO - Il presidente dell'Akragas vuole dedicare la vittoria della sua squadra (gioca in Eccellenza siciliana) ad un boss mafioso appena arrestato e alle rimostranze dei giornalisti impone il silenzio stampa a tutta la squadra. Lui è Gioacchino Sferrazza, 45 anni, titolare di una catena di negozi che vende giocattoli e articoli natalizi, che è finito nell'occhio del ciclone dopo la sua dedica "all'amico fraterno Nicola Ribisi". Il problema è che Nicola Ribisi, 29 anni, è il rampollo di una famiglia di lunga tradizione mafiosa (un suo zio è stato coinvolto nell'omicidio del giudice Livatino) e pochi giorni fa è stato arrestato per associazione mafiosa perché secondo la Direzione distrettuale antimafia di Palermo voleva ricostituire, con l'imprimatur di Bernardo Provenzano (vi sono diversi pizzini che spiegano le fasi), la famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro.
"Ho dedicato la vittoria all'amico Nicola, non al boss mafioso - ha replicato questa mattina il presidente dell'Akragas in una intervista al Tg5 - io non entro nel merito se sia colpevole o innocente: fino a quando non ci si sarà una condanna Nicola per me resta un amico che fino a dieci giorni fa era con noi sempre allo stadio". Gioacchino Sferrazza ha infine ricordato il "legame con la squadra dell'amico Nicola" sottolineando che la dedica "mi è stata chiesta da tutta la società, giocatori e tecnici". Le reazioni in città sono naturalmente indignate. Il procuratore della Repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, ha spiegato che attende la relazione della Polizia per "valutare se aprire o meno un fascicolo". Il questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio - è stata la Squadra mobile di Agrigento ad avere arrestato pochi giorni fa Nicola Ribisi - non ha invece nascosto la sua indignazione: "E' un caso gravissimo. Ci dispiace anche perché è un messaggio che giunge da un mondo come quello dello sport seguitissimo dai giovani e che tende a dare valore a chi invece valore non ha". Interviene anche il senatore del Pd, Peppe Lumia: "Le dichiarazioni pubbliche di solidarietà a persone indagate e arrestate per reati di stampo mafioso sono gravissime. Le affermazioni del presidente dell'Akragas producono effetti devastanti sui tanti giovani che seguono con passione lo sport. Così si fa passare un messaggio culturale ed educativo sbagliato e negativo". Il consigliere comunale ambientalista Giuseppe Arnone ha chiesto al Comune e alla Provincia di annullare qualunque tipo di rapporto di sponsorizzazione con la società fino a quando a presiederla ci sarà Gioacchino Sferrazza.

da Repubblica: Fabio Russello

1 commento:

  1. o.t. Il tuo blog promette decisamente bene, per me é ok: appena mi linki dimmelo che farò altrettanto, ciao!

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