RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

venerdì 9 ottobre 2009

Crotone: a scuola di rifiuti


L’ambiente è da sempre fonte di morte e di malattia nella terra di Pitagora, devastato dalla noncuranza dell’uomo e da un’industrializzazione che non c’è più. Lo smantellamento delle fabbriche ha sfilacciato un tessuto sociale coeso e combattivo e ha lasciato dietro di sé uno strascico pesante di scorie e di rifiuti tossici. Smaltiti illegalmente e liberamente nell’ambiente, diventavano cemento per l’edilizia, materiali per costruire case ed asfaltare strade. Gli scarti di lavorazione degli stabilimenti industriali venivano impiegati nella realizzazione del sottosuolo di opere pubbliche, con l’ausilio della criminalità organizzata. Le scuole, le case popolari, intere piazze, è ormai certo, sono state costruite con materiale tossico. Lo dice, con dovizia di particolari, la relazione del consulente della Procura della Repubblica di Crotone a conclusione dell’inchiesta “Black Mountains” con il relativo sequestro di 18 siti inquinanti e 47 indagati.

Non solo Crotone. Il progetto era quello di esportare le scorie nei cantieri della Tav. Secondo il PM Bruni:”L’esigenza dei dirigenti della Pertusola era quella di contenere i costi e indagare sulle possibili alternative al collocamento in discarica, che risultava oneroso. Lo spesso strato di rifiuti tossici su cui a Crotone sono state costruite scuole e palazzi sarebbe potuto confluire anche nei cantieri dell’Alta velocità come materiale edile”. E i documenti in mano alla Procura confermano gli scellerati propositi dei dirigenti aziendali di utilizzare una miscela catalizzata, contenente le famigerate scorie cubilot, come sottofondo ferroviario per la realizzazione della nuova linea Tav tra Roma e Napoli.

Viene da una lunga storia millenaria Crotone. Te ne accorgi ammirando i monumenti, lo percepisci dai nomi delle piazze, delle vie, delle scuole. Ieri culla di civiltà, oggi culla di veleni. Alcmeone, medico e filosofo dell’antica Grecia, che visse a Crotone nel V sec. a.c., fu il primo scienziato ad identificare il cervello come sede fisiologica dei sensi. Oggi il suo nome è associato beffardamente ad una delle scuole costruite con i veleni industriali e poste sotto sequestro dalla magistratura.

Piove su Crotone. Piove sul bagnato. È una pioggia sporca, nera come le “montagne nere” dei rifiuti che hanno ridotto questo territorio a una pattumiera abitata dove la ‘ndrangheta controlla tutto e uccide ovunque, persino tra i campi di calcetto. Il turismo è una chimera e i soldi sono tutti indirizzati a costruire o ampliare discariche. C’è ne è per tutti i gusti in questo campionario dell’horror. C’è una discarica di rifiuti ambientali, la Sovreco, di proprietà del padrone indiscusso dello smaltimento dei rifiuti in Calabria, Raffaele Vrenna, c’è una discarica di rifiuti speciali a servizio del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, c’è il termovalorizzatore della società Mida. E,ancora, un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili della Biomasse Italia, una macchina di trattamento e valorizzazione dei rifiuti solidi urbani della multinazionale francese Veolia - che tanti danni ha combinato in giro per l’Italia- e l’ex discarica, satura, in località Tufolo a sud di Crotone. Come se non bastasse, il piano regionale dei rifiuti ha autorizzato, di recente, una nuova discarica, affidata ancora una volta a Veolia, sita in località Giammiglione a nord della città ionica . Tutto in un fazzoletto di terra. Tutto con il beneplacito della classe politica. E non è un caso che tra gli inquisiti nell’inchiesta ci sia buona parte del ceto politico crotonese. Dall’ex sindaco Pasquale Senatore all’ex Presidente della Provincia Sergio Iritale passando per notabili di partito, trasversali agli schieramenti, unitamente all’ex Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi.

La popolazione assiste, con sconforto misto ad assuefazione, a questo saccheggio delle risorse naturali. Le notizie sulle “scuole di veleni” non sfociano in ribellione sociale bensì in mugugni rassegnati. Le lotte vittoriose del passato contro la presenza degli aerei F16, contro l’installazione della fabbrica inquinante Stoppani e contro l’insediamento del latifondo turistico Europaradiso sono solo un ricordo sbiadito. Un cartello di associazioni ambientaliste e comitati civici ha, tuttavia, promosso una manifestazione cittadina il 3 ottobre provando a risvegliare le coscienze assopite da un’involuzione sociale senza fine.

da: Senza Soste, Silvio Messinetti

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