Ottimo risultato dalle urne referendarie.
Continua un percorso di cambiamento politico, culturale e sociale in positivo nel nostro paese. Un cambiamento che si è materializzato il 13 febbraio di quest'anno con la manifestazione "Se non ora quando", che è continuata con l'elezione dei sindaci ed ora con i referendum.
Vincere è bello, ma dietro queste vittorie c'è il lavoro di migliaia di avanguardie, ed è a loro/noi che dedico queste vittorie.
Personalmente, ricordo una raccolta firme in quel dell'Hiroshima a Torino sull'acqua pubblica, già quattro anni fa, quando era ancora tutto in fase embrionale. Non posso non ricordare i vari bliz di Greenpeace, non ultimo allo stadio olimpico di Roma nella finale di coppa Italia e conclusa con sette denunce.
Non posso non dedicare questa vittoria ai vari blogger sparsi nella rete e a tutti i comitati di quartiere e alle realtà antagoniste territoriali. Vittoria di chi ci ha creduto anche quando era uno dei pochi salmoni a nuotare controcorrente.
Chi sono gli sconfitti? Sicuramente Pdl e Lega e sicuramente l'informazione tradizionale. Mi riferisco alla tv e ai giornali, sorpassati da altri tipi di informazione/comunicazione, e cioè internet e i vecchi comitati di quartiere.
Il territorio torna ad essere sovrano.
Un appello che rivolgo a tutti, è quello di non lasciare soli i comitati NO TAV, che da diversi anni, stanno tenendo testa alla politica burocrate e dei partiti, per difendere la natura, l'ambiente e l'uomo allo stesso modo di come si è difeso l'acqua pubblica e l'energia alternativa.
Allo stesso modo vorrei vedere più solidarietà verso quelle realtà antagoniste che si stanno opponendo ad un concetto di precarietà diffusa. Per restare sempre nell'area torinese, vedi contestazione a Bonanni e alla Cisl in diverse occasioni, perchè causa di svendita diritti dei lavoratori.
Abbiamo visto che la lotta e il sacrificio pagano, ma pagano ancora di più se a lottare e a sacrificarci siamo in tanti.
Saluti a pugno chiuso.
Odio gli indifferenti
UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...
Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone
Correre giocare ridere vivere
Non girare mai il volto anche quando a te non tocca
Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era
Cammina uomo
E va senza tempo
Ridere amare lottare e poi infine invecchiare
E passerà per questa terra come una luce di libertà
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