E' spirato in ospedale, ma va ancora sconfitto nella piazza
...e alla fine è spirato! E' morto un gladiatore, un micidiale servo dello stato. Impossibile trovare epiteti adeguati a nominare il defunto. La traiettoria che in linea verticale ci separa, noi giù in basso fino a lui lassù in alto, è descritta dall'ostilità e dall'inimicizia assoluta. Punto. Basta questo.
E' morto Francesco Cossiga, ma questo non basta, perchè la sua attualità nel presente e nel nostro futuro ci indica l'urgenza di cancellare e abolire tutto ciò che lo rende persistente alla morte, a cominciare dalle leggi speciali da lui introdotte per colpire i movimenti antagonisti e di massa del decennio rosso fino ad arrivare alla memoria e alla verità sempre violentata dagli interessi rappresentati dal gladiatore capo.
Da questo evento una spinta, l'indicazione per i movimenti a sconfiggere il persistente Cossiga che viene tutte le volte quando un territorio si solleva, per la libertà e per l'autonomia.
La piazza e le strade, la fabbrica e il quartiere lo sanno: "ha pagato caro, ma non ha pagato tutto!"
Infoaut
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