RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

giovedì 21 ottobre 2010

Scoperta infiltrata nei movimenti genovesi

Scoperta infiltrata nei movimenti genovesi
 Genova, 20 ottobre 2010

Comunicato dell'assemblea generale straordinaria di numerose realtà genovesi.

Ciò che scriviamo in seguito tratta di un fatto estremamente grave e pericoloso che riguarda da vicino l'insieme dei movimenti antagonisti genovesi. Scriviamo solo ora che ne abbiamo la certezza assoluta e ne possediamo le prove.

Da due anni una ragazza che ha frequentato parecchi ambiti dei movimenti antagonisti genovesi è stata contattata e pagata dai servizi di intelligence per dare informazioni rispetto alle attività (assemblee, benefit, occupazioni, contestazioni, etc.) e alle persone che ne prendevano parte. Tale lavoro era svolto con incontri in cui venivano fatte domande più o meno specifiche e in seguito supportati da relazioni scritte su ciò che lei osservava e sentiva. Il tutto era poi consegnato al suo “referente”.
Sappiamo che il contatto è avvenuto nei primi mesi del movimento dell'Onda (ottobre 2008), tramite la scusa di collaborare a delle ricerche sulle politiche giovanili. Soltanto nell'estate del 2009 questa ragazza avrebbe realizzato che si trattava di “un'operazione di polizia”; di fatto, a partire dall'occupazione anarchica della Casa (29 luglio) di Castelletto, le domande dell'agente di contatto si sarebbero fatte più pressanti e le richieste più puntuali e particolareggiate (nomi, contenuti e prese di posizione). Il rapporto si sarebbe così manifestato e chiarito per ciò che era (infiltrare una persona per prevenire e monitorare il movimento antagonista genovese) e si è consolidato in un pagamento fisso mensile. I rapporti sono continuati (anche sporadicamente) fino a dieci giorni fa. La ragazza in questione, Ana Pillaca di 22 anni, di origine peruviana, studentessa universitaria, in attesa di cittadinanza, è dunque consapevole da almeno un anno e mezzo di lavorare per fornire informazioni all'apparato repressivo. Una volta contattata da alcuni compagni, ha confermato e rilasciato una completa “confessione” (orale e scritta, depositata presso un legale di fiducia che per ovvie ragioni di sicurezza resterà anonimo).
Ogni realtà antagonista genovese e italiana si senta in dovere di allontanare questa persona.
Riterremo altrettanto grave che dei compagni continuino ad intrattenere dei rapporti con quella che si è rivelata un'informatrice.
Per ragioni di sicurezza e incolumità dei compagni che hanno avuto la necessità di esporsi particolarmente in questa odiosa faccenda, auspichiamo che venga garantita l'incolumità di Ana Pillaca. Sappiamo con chi abbiamo a che fare e ci attendiamo una reazione da parte degli apparati. Con questo documento, dunque, vogliamo rendere pubblico il fatto che qualunque attacco repressivo che potremmo subire in risposta a questa denuncia è da inscriversi nell'ottica di una montatura.

Le compagne e i compagni da Genova

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