Dopo un lungo pensare su cosa sia più giusto fare alle votazioni regionali, sono arrivato alla conclusione che non darò il mio voto ne alla Bresso, ne a Cota.
Mi dispiace per molti compagni o sinistroidi, ma questa decisione non viene in maniera superficiale.
Mi chiedo: ma la vita di un disoccupato, di un migrante, di un povero, di un senza casa, ecc. ecc. cambia se vince Cota o vince la Bresso?
La risposta è NO. Se il senza casa non provvede da se ad occuparne una, resterà per sempre senza casa, se un cassa integrato non sale sui tetti per protesta, resterà per sempre un inascoltato, e così via.
Che problemi risolvono il sig.Cota o la sig.ra Bresso alle categorie sociali meno abbienti? Nessuno. Non parliamo poi del discorso TAV, dove anche i paladini dell'ecologico, sono per la realizzazione dell'opera.
E' solo un gioco di potere a chi rimane attaccato il più possibile alle poltrone, ma poi ad elezioni finite, il povero resterà nuovamente con i problemi di sempre.
E mi spiace anche per i compagni, compagniucci, o pseudo tali, che militano e credono nelle illusioni di chi gli ha sempre fatto credere di stare dalla loro parte.
"Compagni", parola grossa che oramai rimane nei libri di scuola. Tutti compagni a parole, Quadri e base, ma poi quando si tratta di fare veramente i compagni e cioè aiutare i tuoi simili ed essere uniti come un pugno dando la solidarietà a gente che vive come te, diventano tutti liberali. Questo vale sia nel lavoro dove se il problema non è il tuo chi se ne frega, che nel sociale dove se il grattacapo non è il tuo chi se ne frega.
In tutti questi anni ho vissuto sulla mia pelle che i problemi si risolvono con l'azione diretta e quasi sempre da soli.
Per questo: Bresso o Cota, non in mio nome.
Azione diretta contro potere.
Odio gli indifferenti
UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

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