RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

giovedì 18 agosto 2011

Solidarietà a Simonetta e Daniela

Comunicato stampa No Tav Torino.

Presidio di Torino, 18 Agosto 2011 - Atto intimidatorio ai danni di Simonetta Zandiri e di un’altra attivista NO TAV ?

Il presidio di Torino in piazza Castello davanti al palazzo della regione è proseguito anche oggi pomeriggio. A partire dalle 17 alcune decine di manifestanti NO TAV sia della Val di Susa che di Torino, hanno montato alcuni pannelli con foto e schede che descrivevano quanto sta succedendo in valle, in particolare alla Maddalena da ormai un mese e mezzo. In città molte persone sono ancora via per le ferie e piazza Castello non è gremita come al solito. Però le persone che si sono fermate a guardare i tabelloni e a chiedere non sono state poche. Molti hanno osservato che ciò che si legge sui giornali e si sente in televisione riporta versioni ben diverse. Dopo un po’ un gruppo di pochi manifestanti si è recato in

via Roma e sono entrati dentro a una grossa libreria in quel momento abbastanza affollata. Hanno cominciato a fare volantinaggio e a spiegare alle persone che domandavano quale fosse la reale vicenda di questi mesi. Alcuni uomini della

Digos, che avevano seguito il gruppo appena si era mosso da Piazza Castello, passati pochi minuti, dopo aver parlato con la proprietaria del locale, sono intervenuti per allontanare i NO TAV. Motivazione: si trattava di un locale

commerciale privato e i proprietari non gradivano la loro presenza. Sono stati accompagnati all’uscita con qualche spinta di troppo. Tornati in Piazza Castello hanno continuato insieme agli altri l’attività di presidio. Verso le 20.45 Simonetta Zandiri e Daniela, due attiviste che erano lì presenti, decidono di andar via. Appena arrivate a piedi

all’imbocco di via Po vengono avvicinate da una Fiat Punto scura. Dall’auto scendono due uomini in borghese sui trent’anni di età. Chiedono i documenti senza fare troppi preamboli. Simonetta e Daniela rispondono che i due uomini,

se sono poliziotti, devono farsi identificare prima di chiedere documenti. Gli uomini insistono ma le donne non desistono. Ad un certo punto fanno vedere rapidamente la medaglietta con scritto Polizia e il numero identificativo. Ma col chiaro

intento di non far capire più di tanto, infatti il gesto è fulmineo. A loro volta le donne fanno vedere un documento altrettanto rapidamente e dicono che se le cose stanno così se ne vanno. Gli uomini insistono ma alla fine Simonetta e Daniela si allontanano. Gli uomini allora, uno a piedi e l’altro sulla Punto le seguono.

Le donne si lamentano ad alta voce, tanto che ad un certo punto alcuni passanti chiedono se gli uomini le stanno molestando ed hanno bisogno di una mano. Simonetta arriva alla sua macchina, fa per entrare ma viene trattenuta da uno dei due uomini che con la mano e con forza tiene aperta la portiera. La situazione diventa a quel punto particolarmente tesa e l’uomo fa una telefonata col suo cellulare. Di lì a poco arriva una volante della Polizia. Scendono due agenti che domandano in via definitiva i documenti alle donne, chiarendo che se non lo avessero fatto sarebbero state portate in questura per accertamenti. Simonetta e Daniela alla fine mostrano i loro documenti. Chiedono quale sia il motivo del controllo. Gli agenti rispondono che loro due sono manifestanti implicate in una vicenda politica dove in questo

momento c’è molta tensione. Come tali la Polizia deve fare un’identificazione personale che in caso di filmati e accadimenti gravi può tornare utile. Alla fine Simonetta e Daniela vengono lasciate in pace e possono tornare a casa.

P.S.
Non è che si sta un pò esagerando con i controlli e con lo stato di polizia?

Nessun commento:

Posta un commento