RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

sabato 27 agosto 2011

No Tav- incontro con un redattore della rai torinese

Di questo ennesimo presidio alla RAI credo ricorderò le prime e le ultime parole dello pseudo-giornalista-redattore del TGR. Le prime sono state come un'ondata di gas CS, disorientanti, fastidiose, ingiustificabili: "Mi ricordate gli squadristi che nel 1921 occupavano le redazioni, avete atteggiamenti fascisti". Strano. Perché all'epoca per manipolare le informazioni era necessario occupare le redazioni. Oggi basta pagare i loro stipendi, magari con qualche extra. Poi l'auto-compiacimento che ha sfiorato il ridicolo "Io svolgo la mia professione con onestà intellettuale". Un brivido ha percorso il mio corpo a sentire pronunciare da un REDATTORE di quello che forse è il peggior TG Regionale di tutta Italia la parola ONESTA'. Non commento sull'intellettuale... E poi il finale, o quasi, del suo discorso (?) introduttivo: "Avete minacciato persino Bianco, l'altra sera gli avete detto che LO LICENZIATE!". Ecco, qui dimostrano (oltre a non avere il minimo senso dell'ironia) tutto il paradosso di questa situazione. E' vero, non lo nego, che l'altra sera al megafono ho detto "BIANCO, SICCOME LA RAI SIAMO NOI, SIAMO QUI PER DIRTI CHE SEI LICENZIATO". Verissimo. Ma se davvero avessimo questo potere, dovremmo andare un giorno si e un giorno NO a chiedere alla RAI un'informazione corretta, cosa che è nei nostri DIRITTI non solo come NO TAV, ma, soprattutto, come CITTADINI?

Ancora una volta la questione relativa all'ennesimo diritto negato è stata ridotta ad una questione di ordine pubblico, delegando alle forze dell'ordine (che, va detto, hanno gestito con tatto la situazione) un problema che nessun politico, della cosiddetta sinistra o della destra, può o vuole affrontare. L'Italia è al 64esimo posto, nel mondo, per libertà d'informazione. E questo è il fondamento di qualsiasi democrazia. Come cittadini non possiamo più limitarci ad essere indignati, e neanche a dire che "tanto non cambia niente". Perché la RAI siamo noi nella misura in cui siamo determinati a ricordarglielo, a riprenderci questo diritto. Non permettiamogli di mentire, sistematicamente, di omettere, di trasmettere false immagini (e non lo fanno solo per la TAV) per ingannare quelli che, in buona fede, credono in questa scatola magica, manco fosse una religione!

Il problema è sotto gli occhi di tutti, ma la soluzione? Un po' meno. Questi presidi vengono fatti da anni, e senza risultati. Eppure non possiamo mollare, perché se lo facciamo si sentiranno autorizzati ad aumentare il livello di fango, bugie, propaganda. Devono sapere che non siamo più disposti a tollerare questo schifo. Facciamoglielo sapere. Senza reagire alle loro provocazioni, perché le faranno sempre. E diffondiamo la "libera informazione" dal basso. Quando avranno solo il 15% di telespettatori, avranno perso. Continueranno a sentirsi "intellettualmente onesti"?

Simonetta Zandiri

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