Vertenza Melfi, il sindaco si ribella
"Il Comune non comprerà più Fiat"
Polemico annuncio di Sauro Secone, primo cittadino del Pd di Quarto. "Non acquisteremo o stipuleremo contratti di leasing con il marchio del Lingotto visto che l'azienda calpesta di fatto la dignità dei tre lavoratori licenziati e poi riassunti"
"Il Comune di Quarto non acquisterà più nè stipulerà contratti di leasing usando auto con il marchio Fiat per le sue autovetture di servizio". Lo ha detto il sindaco di Quarto Sauro Secone del Pd intervenendo nel braccio di ferro tra la Fiat e i 3 operai licenziati e poi riassunti grazie ad una sentenza del giudice del lavoro nello stabilimento di Melfi.Ai vertici del Lingotto Secone ha mandato un messaggio: "quanto sta avvenendo in questi ultimi giorni nello stabilimento Fiat di Melfi è un qualcosa che lascia non poco amareggiati. E' assurdo che una multinazionale come la Fiat abbia deciso di non dare seguito ad una sentenza pronunciata dalla magistratura italiana, calpestando di fatto i diritti e la dignità dei tre lavoratori licenziati e poi riassunti. Qui sono in gioco -prosegue Secone- non solo tre posti di lavoro ma soprattutto il rispetto e la dignità di tutti i lavoratori"
La Repubblica
Rispetto a Valletta, la distanza dalle maestranze si è enormemente accresciuta. Come testimonia anche la sproporzione degli emolumenti percepiti dai due manager: Valletta guadagnava 20 volte il reddito della media dei suoi dipendenti; Marchionne 435 volte un operaio italiano, rispetto al quale vive dunque su un altro pianeta.
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