RIBELLARSI E' GIUSTO

ne servi ne padroni

Odio gli indifferenti

"Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. Antonio Gramsci

UN GIORNO NON PUO' VIVERE SENZA LA SUA UTOPIA...

Così l’uomo deve vivere andare senza frontiere come bambini dietro un aquilone Correre giocare ridere vivere Non girare mai il volto anche quando a te non tocca Amare questa terra dove nel nostro cuore sventola rossa come il sole il simbolo di una nuova era Cammina uomo E va senza tempo Ridere amare lottare e poi infine invecchiare E passerà per questa terra come una luce di libertà

giovedì 30 giugno 2011

Logistica per manifestazione di domenica 3 Luglio in Val di Susa. Secondo aggiornamento.

Titolo della giornata sarà "Assedio alla Maddalena". Si tratterà di una marcia fra Chiomonte e il presidio della Maddalena.

Portarsi scarpe comode, acqua, cibo. Chiomonte è un paesino piccolo.


Per chi arriva da fuori Valle con i pulmann l’appuntamento è per le 9 all’autoporto di Susa dove verranno smistati per Exilles.

Dall’Autoporto di Susa partiranno anche dei Bus che porteranno al punto di ritrovo della marcia, quindi si può comunque fermarsi lì e proseguire coi bus.

Per la Valle i concentramenti sono:

- al forte di Exilles ore 10,

- alla Ramats cappella di S.Andrea ore 9

- a Giaglione campo sportivo ore 10.

- per chi arriva in treno da Torino concentramento alla stazione di Chiomonte. Il concentramento alla stazione, che è quello col percorso più breve di corteo fino alla Maddalena, proseguirà fino alle 10,30. Questo consentirà ai partecipanti di scegliere tra tre possibili partenze da Torino Porta Nuova: 7,20 (arrivo 8,26); 8,15 (arrivo 8,56); 9,05 (arrivo 10,07). I ritorni: 17,40 (18,47); 18,31 (19,15); 19,44 (20,50).

Per i Torinesi è la soluzione consigliata per non intasare le strade.


Per chi arriva il giorno prima (Sabato)

In treno:

- ci si può fermare a Torino, presso il PRESIDIO PERMANTE ai Giardini Reali
In Auto o Bus o Camper:

- Ci si può fermare alla Piana di Venaus dove ci sarà un’area attrezzata per il campeggio. Questo comporterà poi, la domenica mattina, uno spostamento da Venaus all’Autoporto di Susa.
Ci si può fermare all’Autoporto di Susa, da dove poi, la domenica mattina, partiranno dei Bus per raggiungere il punto di ritrovo della marcia. Questa soluzione è consigliata a chi ha un Camper.
Ci si può fermare intorno al Forte di Exilles dove sarà possibile mettere sui prati delle tende per la notte. Questo punto è molto comodo ad uno dei ritrovi di partenza della marcia.

Ricordiamo che sabato sera è previsto un concerto dell MTV Days 2011

http://www.mtv.it/mtvdays/calendario-sabato.asp in P.zza Castello a Torino nei pressi del PRESIDIO

Logistica per manifestazione di domenica 3 Luglio in Val di Susa.

Per la manifestazione di Domenica gli arrivi sono 3 distinti:

1) per i Pullmann nel piazzale del Forte di Exilles

2) per il treno la stazione di Chiomonte (orari da Porta Nuova (Torino) ore 7.20 e 8.15)

3) in auto a Giaglione (campo sportivo) ...Avvertenze:

. portarsi da bere e mangiare (nel bosco non esiste nulla)

. i rifiuti si riportano a casa

. ognuno è responsabile di sè stesso ed eviti cazzate perchè crea danno a tutti gli altri

. il cantiere è dotato di telecamere a infrarossi e termiche

. si andrà a visitare il Museo della Regione Piemonte e a comprare il Vino della Azienda vinicola della Maddalena una passeggiata nel bosco.

il cantiere è un vero e proprio campo base Peacekeeping dotato di tutti i mezzi da guerra, doppio newjresy con rete e filo spinato. lavorano dentro un carcere praticamente.

martedì 28 giugno 2011

NO TAV. Appello per manifestazione nazionale 3 LUGLIO


Gente determinata e compatta per combatter una battaglia che non deve e non può rimanere solo degli abitanti della Val di Susa, Domenica 3 luglio, l'Italia si deve incontrare in quella valle per urlare "NO TAV"

3 Luglio Manifestazione Nazionale a Chiomonte.

L'assemblea popolare riunita ieri sera a Bussoleno, ha deciso una manifestazione nazionale per Domenica 3 Luglio a Chiomonte. No Tav ora e sempre.

lunedì 27 giugno 2011

No Tav. La polizia ha attaccato all'alba.

le forze del DIS-ordine stanno attaccando da più parti, elicotteri volteggiano sui manifestanti e centinaia di poliziotti anti sommossa avanzano verso cittadini INERMI, questa è la democrazia della Lega del PDL e di FASSINO, non dobbiamo dimenticare devono pagare TUTTO.
NOI da casa possiamo fare una cosa gridare la nostra indignazione CHIAMIAMO LE REDAZIONI DEI QUOTIDIANI E DICIAMO CHE SIAMO PER IL RISPETTO DEI CITTADINI , CHE QUESTA E' UN OPERAZIONE DI POLIZIA PER FARE ENTRARE SOLDI NELLA CASSE DEI PARTI E DEGLI AMICI DEGLI AMICI...BASTA !
IL FATTO tel 06328181
LA STAMPA 0116568111
LA REPUBBLICA 0115169611
RAI TORINO 0118800
CORRIERE DELLA SERA 0262291
RADIO POPOLARE 0233001001
RADIO ONDA D'URTO 03045670
RADIO BLAKOUT 0112495669
abbiamo il dovere di diffondere in maniera incessante la NOSTRA INDIGNAZIONE per questa azione VILE e FASCISTA .

Alle 15,30 presidio della Cub a Torino davanti la sede del PD.
A Bussoleno ritrovo di No Tav

domenica 26 giugno 2011

Resistere. Tutti uniti e compatti come un pugno chiuso.

Guarda il video
L'assemblea di popolo della Libera Repubblica della Maddalena ha deciso: resistere, con coraggio e determinazione.


Uomini e donne, giovani e anziani, valsusini e non, hanno dimostrato cosa sia la partecipazione diretta, la democrazia dal basso di una lotta popolare come quella notav.
Il movimento si è convocato in assemblea perché ha capito di essere agli ultimi giri di lancette rispetto al blitz, tutto lo fa pensare, sia la data del 30 giugno che molti e numerosi segnali che giungono (ben supportati dai fatti dei tanti amici sparsi per i territori).
Tutto è stato fatto, badando al concreto: domenica sera fiaccolata da Chiomonte paese alla Libera Repubblica, allarme generale in vigore da domenica sera e tutti uniti per resistere, con coraggio e determinazione, perché 22 anni di lotta sono un patrimonio da difendere...anche con le barricate.


Infoaut

venerdì 24 giugno 2011

mercoledì 22 giugno 2011

Presto il Blitz a Chiomonte.

Partito il conto alla rovescia per l’intervento delle forze dell’ordine. Ma al presidio della Maddalena gli occupanti sono pronti alla strenua resistenza. Venti di guerriglia attorno a un’opera che, con ogni probabilità, non verrà mai realizzata.
Voci sempre più insistenti danno per imminente il blitz delle forze dell’ordine per forzare il presidio e consentire l’apertura del cantiere per il tunnel geognostico della Maddalena. Un’ulteriore prova che l’operazione è sul punto di scattare è data dalla sospensione di ferie e permessi degli agenti del Reparto Mobile di via Veglia, ovvero del nucleo forte del contingente di polizia su cui peserà l’onere dell’intervento: 100 uomini al giorno, ai quali si aggiungeranno rinforzi provenienti da altre regioni nonché da carabinieri, fiamme gialle e forestali.
Tutto lascia presagire che lo sgombero non sarà affatto una passeggiata. Un’anteprima indicativa del grado di combattività dei contestatori si è avuta la notte del 23 maggio quando gli operai delle ditte incaricate dei lavori sotto una fitta sassaiola sono stati costretti ad abbandonare l’area.

Sappiano lor signori che si è in grado di mobilitare un migliaio di persone in pochi minuti.

domenica 19 giugno 2011

Roma ladrona: la moglie di Bossi in pensione a 39 anni

La Lega, è risaputo, se l’è sempre presa coi baby pensionati. Solo che forse aveva ‘dimenticato’ di controllare in casa sua. Manuela Marrone, la moglie di Umberto Bossi, riceve un vitalizio da quando ha 39 anni, ovvero dal 1992. A tirare fuori la scomoda realtà è Mario Giordano nel suo libro ‘Sanguisughe’ e Luca Telese gli fa eco sul Fatto Quotidiano.

Riepilogando: lui mangia grazie a Roma ladrona, il figlio mangia in consiglio regionale lombardo e la moglie mangia grazie alla baby pensione.

venerdì 17 giugno 2011

Perquisizioni al'alba contro i No Tav

Questa mattina intorno alle 6 agenti della digos torinese hanno perquisito le abitazioni di alcuni notav tra cui Alberto Perino, e il centro sociale Askatasuna di Torino sfondando con un ariete la porta d’ingresso. Con in mano un avviso di garanzia da recapitare agli indagati e l’ordine di perquisizione, gli agenti hanno compiuto un blitz degno di una missione militare. I fatti contestati sono relativi alla notte del 23 maggio a Chiomonte, quando il movimento respinse il primo tentativo di presa del cantiere della Maddalena.

La questura su ordine della procura torinese ha eseguito un’operazione in tempi fulminei come non avviene per nessun’altra inchiesta, il tutto teso a mettere pressione e paura nel movimento notav.

Alle luci dell’alba mentre avvenivano le perquiszioni le notizie sono iniziate a circolare e siccome sembrava, vista la contemporaneità delle perquiszioni e il dispiegamento di forze, il preludio a degli arresti è scattata la mobilitazione. Un presidio si è formato a Condove sotto casa di Alberto Perino per impedire che questo avvenisse e poi, compresa la situazione, si continua per denunciare il fatto e portare solidarietà.

A Perino viene contestato un reato d’opinione (istigazione a delinquere) relativo al comizio finale della manifestazione Rivalta-Rivoli del maggio scorso e un video su Youtube; agli altri : due studenti universitari del Collettivo Universitario Autonomo, uno dei comitati no nuclere di Saluggia e uno del CSOA Askatasuna, vari capi d ‘imputazione relativi alla prima notte di resistenza alla Maddalena. Una logica perversa da parte degli inquirenti che vorrebbero Perino ispiratore e gli altri esecutori.

Un’ennesimo atto, a cui siamo sicuri ne seguiranno altri, che vede la firma del Procuratore Giancarlo Caselli, che dopo i suoi nemici storici, terrorismo e mafia, ora individuato nel movimento notav l’ennesimo avversario da sconfiggere.

Infoaut

mercoledì 15 giugno 2011

Brunetta, è questa l'Italia peggiore? I precari?

L'Italia peggiore è questa classe dirigente.

lunedì 13 giugno 2011

Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Ottimo risultato dalle urne referendarie.
Continua un percorso di cambiamento politico, culturale e sociale in positivo nel nostro paese. Un cambiamento che si è materializzato il 13 febbraio di quest'anno con la manifestazione "Se non ora quando", che è continuata con l'elezione dei sindaci ed ora con i referendum.
Vincere è bello, ma dietro queste vittorie c'è il lavoro di migliaia di avanguardie, ed è a loro/noi che dedico queste vittorie.
Personalmente, ricordo una raccolta firme in quel dell'Hiroshima a Torino sull'acqua pubblica, già quattro anni fa, quando era ancora tutto in fase embrionale. Non posso non ricordare i vari bliz di Greenpeace, non ultimo allo stadio olimpico di Roma nella finale di coppa Italia e conclusa con sette denunce.
Non posso non dedicare questa vittoria ai vari blogger sparsi nella rete e a tutti i comitati di quartiere e alle realtà antagoniste territoriali. Vittoria di chi ci ha creduto anche quando era uno dei pochi salmoni a nuotare controcorrente.

Chi sono gli sconfitti? Sicuramente Pdl e Lega e sicuramente l'informazione tradizionale. Mi riferisco alla tv e ai giornali, sorpassati da altri tipi di informazione/comunicazione, e cioè internet e i vecchi comitati di quartiere.
Il territorio torna ad essere sovrano.

Un appello che rivolgo a tutti, è quello di non lasciare soli i comitati NO TAV, che da diversi anni, stanno tenendo testa alla politica burocrate e dei partiti, per difendere la natura, l'ambiente e l'uomo allo stesso modo di come si è difeso l'acqua pubblica e l'energia alternativa.

Allo stesso modo vorrei vedere più solidarietà verso quelle realtà antagoniste che si stanno opponendo ad un concetto di precarietà diffusa. Per restare sempre nell'area torinese, vedi contestazione a Bonanni e alla Cisl in diverse occasioni, perchè causa di svendita diritti dei lavoratori.

Abbiamo visto che la lotta e il sacrificio pagano, ma pagano ancora di più se a lottare e a sacrificarci siamo in tanti.

Saluti a pugno chiuso.

giovedì 9 giugno 2011

E' morto Enzo Del Re, il poeta proletario. Ricordo di Daniele Sepe.

Lavorare con lentezza. E suonare una sedia per denunciare l'infinita ripetitività del lavoro in fabbrica. E' morto Enzo Del Re, "l'ultimo cantastorie di Mola di Bari", come si definiva. Voce storica della ribellione degli anni Settanta era il musicista degli oggetti della vita. Nato a Mola di Bari nel 1944 ha lavorato, è mancato l'altro ieri, il 7 giugno. Ciao Enzo.


Il poeta proletario di Daniele Sepe

da Il Manifesto


Un giorno mio padre mi portò un disco. Era stato al Festival dell'Unità e aveva assistito a un concerto. Era un disco giallo, senza foto o disegni, fondo giallo e una scritta rossa: Enzo Del Re Il Banditore. Mi disse: «Sentitelo per bene, perché questo c'ha cervello».

Era il '74 e giallo e rosso voleva dire Maoista. Io, anarchico, lo misi sul Lesaphon da tre lire con una certa diffidenza. La musica era come la copertina, essenziale: la voce e qualcosa che pensavo fossero bonghetti. Una stranezza nell'era del pop e del folk. Ma i testi erano strepitosi: Il superuomo, Voglio fare il boia, Lavorare con lentezza. Prese posto a fianco ai dischi di Buttitta e Salvatore.

Cominciai a cercare informazioni su chi era il tipo strano, e mi arrivavano strane voci: è un compagno pugliese, suona da solo con una sedia e niente altro, usa solo i pullman per spostarsi, fa l'autoriduzione e quando arriva il controllore si mette a fare comizio per i passeggeri, contro il biglietto e per il trasporto pubblico gratuito, vuole suonare otto ore e a paga sindacale di operaio...

Non mi capitò di incrociarlo, all'epoca de' I Zezi, tra i festival del Proletariato Giovanile e quelli dell'Unità. Anni dopo decisi di fare un cd dedicato al lavoro, o meglio, alla fatica, e mi ricordai di quel pezzo Lavorare con lentezza e la sua continuazione geniale, Tengo 'na voglia 'e fa niente. E andai a cercarlo.

Avevo conosciuto negli anni molti compagni di Bari. Uno di questi, Alessio 'o prufessore, si era aperto un agriturismo alla buona, ex ML era quello che ne poteva sapere qualche cosa.

Mi disse: «Enzo Del Re? Oggi è giorno di mercato a Mola, andiamo che te lo porto a salutà».

Stava seduto dietro un banchetto, piccolo, minuto, con una barbetta bianca, e sul banchetto decine di cassette, quelle vecchie che non si usano più, e qualche libro piccolo quanto lui.

Mi disse: «L'ho sentito il pezzo come l'hai fatto tu, ma ti sei dimenticato la strofa che parla di Rino Gaetano».

«Dov'è che parla di Rino Gaetano, Enzo?»

«Quando parlo del fatto che se cadi ti fai male e all'ospedale non c'è posto, e ci puoi morire presto. Rino così è morto, cadde dalla moto e l'ambulanza non arrivò in tempo». E m'ero preso pure la cazziata...

Le cassette erano La storia completa di Mola o qualcosa del genere. Le volevo comprare, insomma dare una mano, avevo capito che la situazione non era delle migliori. Gli chiesi: «Quanto costano?».

E lui: «50mila lire».

«Alla faccia! Enzo pe' 'na cassetta è un po' troppo».

Contrattammo e mi presi le cassette e il libri. Alessio 'o prufessore mi fece capire che dissentiva. Insomma Enzo non è che aveva presente il valore dei soldi, in negativo e in positivo. Ne ho avuta conferma qualche anno dopo, quando mi chiamò da Bologna un tizio di una produzione cinematografica. Facevano un film sul '77 e volevano mettere il brano di Enzo, anzi dare proprio il titolo al film, ma mi spiegò che Enzo gli aveva chiesto «nonsoquanta» milioni.

Mi disse: «Tu lo conosci, parlaci tu».

Io lo feci rintracciare dagli amici di Mola e cercai di convincerlo. Non so come andò la trattativa, ma qualunque cosa gli abbiano dato sarà stato sempre troppo poco. Qualche anno fa l'ho visto sul palco del Primo Maggio, al concertone della Triplice, e mi è venuta un po' di tristezza a vederlo lì, lui che non voleva suonare meno di otto ore perché gli operai lavorano otto ore, proprio nel posto dove i sindacati si sono venduti il vendibile della vita dei salariati.

Pensavo a Bonanni e a Angeletti e al testo di Lavorare con lentezza, agli incidenti sul lavoro e a Marchionne, e ragionavo sul fatto che il padrone le nostre canzoni le digerisce sempre bene, e ce le ricaca sempre in testa.

Enzo rimane quello che saliva sugli autobus e faceva l'autoriduzione del biglietto, per principio, da solo, per avere l'occasione di parlare di ingiustizia sociale e sfruttamento. Un folle compagno, un grande militante e un surreale poeta proletario, che ha ricevuto dalla compagneria molto meno di quello che alla compagneria ha regalato.

Buon viaggio Enzo, una sedia la troverai pure dove stai adesso.

E il biglietto di sicuro non l'avrai voluto pagare.

martedì 7 giugno 2011

No Tav. News e aggiornamenti.

Nei prossimi giorni, spero dopo i referendum, si ballerà parecchio...

correggo... forse anche prima, visto che mi avvertono ora che un elicottero della polizia sta sorvolando la Maddalena... staranno studiando come agire per il blitz...

Teniamoci/tenetevi pronti, visto che oramai hanno deciso la militarizzazione della valle con esercito e polizia.

NO TAV

sabato 4 giugno 2011

Il Sociologo Marco Revelli parla della galassia antagonista. Al parco Ruffini il festival della controcultura.

Il sociologo Marco Revelli parla della galassia antagonista che anima da oggi a giovedì la kermesse organizzata a Parco Ruffini

Centri sociali, blogger, editori indipendenti, movimenti politici dal basso, artisti e associazioni che vivono senza finanziamenti pubblici. Una potente energia sommersa sta risvegliando l´Italia migliore, quella che s´indigna, che non accetta le menzogne, che scende nelle piazze - reali e virtuali - e fa sentire la sua voce. Sono tante le correnti che confluiscono nella «controcultura» contemporanea. Alcune talmente radicali da rifiutare ogni contaminazione con il pensiero dominante, altre più disposte alla mediazione. Il sociologo Marco Revelli le chiama «una galassia». Ed è una concidenza neanche tanto straordinaria che l´Infoaut Festival, il primo festival della cultura antagonista che si apre oggi al Parco Ruffini, arrivi all´indomani di una tornata elettorale che ha trasmesso dalle urne segnali di rivoluzione.

Professor Revelli, che caratteristiche ha questa controcultura rispetto a quelle del passato?

«Ogni forma vera di cultura, ogni pensiero che non si accontenta dell´esistente, è in realtà una controcultura. Negli anni 60 e 70 si trattava di scardinare le forme del mainstream costruendo modelli di anticonformismo, ed ecco allora i movimenti studenteschi, il fenomeno hippy, la Beat Generation. Oggi si è arrivati al paradosso che gli eccessi sessuali caratterizzano lo stile di vita del leader maximo. Da elemento di libertà la trasgressione si è trasformata nella cifra del narcisismo del potere».

A dettare le regole del mainstream, oggi, a stabilire chi è dentro e chi è fuori sembrano essere i media più ancora della politica. Che è essa stessa asservita ai meccanismi della comunicazione. È d´accordo?

«Senza dubbio lo spazio mediatico omologato e le forme del consenso di massa creano una gabbia di ferro per la libera informazione. Il doppio meccanismo marketing/audience ha generato un sistema blindato rispetto al quale la controcultura non può che essere antagonista».

La vittoria di Pisapia a Milano e di De Magistris a Napoli, due candidati outsider, che cosa ci dice in proposito?

«Ci dice che la partita non è chiusa, che un´altra Italia è possibile. Che il paese non è del tutto omologato sulla sintesi di questo doppio meccanismo, rappresentata da Silvio Berlusconi . Che esistono gli anticorpi: la sobrietà, l´ambientalismo, la decrescita, la legalità. I valori, oggi vincenti, della politica più radicale».

Beppe Grillo sostiene, al contrario, che si tratti della vittoria del «sistema».

«Un´uscita meschina, dettata dall´invidia per due protagonisti nuovi della scena politica. Peccato, perché avevo seguito con interesse il Movimento 5 stelle. Una caduta di stile, da parte di Grillo. Ma lo stile non è certo il suo forte».

Bersagli di questo moderno antagonismo, che porta le donne in piazza e i ricercatori sui tetti delle università, sono non solo la destra e il berlusconismo ma anche la sinistra più conformista.

«Il veltronismo è stata una forza del berlusconismo, non dimentichiamolo. Entrambi attori di un progetto egemonico unitario. Ora è arrivato un segnale forte che cambierà la politica, anzi l´ha già cambiata. È venuto il momento di superare entrambi, il Lingotto e il predellino».

Come si controlla la massa di notizie e informazioni che circola sul web, epicentro della nuova controcultura?

«Non si controlla. Semmai si prova a decifrarla. E chi ci riuscirà per primo avrà certamente dei vantaggi».

Repubblica

venerdì 3 giugno 2011

La Torino antagonista si apre alla città

Per chi non lo sapesse ancora, è in corso a Torino la festa organizzata da Infoaut. L'evento ha sede al Parco Ruffini e si terrà fino a giorno 9 giugno.
L'iniziativa vede la presenza di molte realtà antagoniste torinesi, dai centri sociali Askatasuna e Gabrio, ai sindacati di base USB e COBAS, dai NO TAV ai Free Palestine, dal Collettivo Comunista Piemontese a Radio Black Aut, ecc.
Molti stand e molte iniziative e dibattiti. Tante magliette e tanti libri, fiumi di birra e tanta musica. I guppi musicali sono molti, parliamo di Statuto, Fratelli di Soledad, Bunna, e soprattutto gli Asian Dub. Alcuni concerti sono gratuiti, altri sono a pagamento e si tengono dentro il Palasport.
Per i più piccoli c'è il tappeto gonfiabile organizzato dalla Ludoteca popolare Vanchiglia, mentre per i più anziani c'è la possibilità di ballare al palchetto.
Infine abbiamo la palestra popolare Antifa Dante Di Nanni, con iniziative e veri incontri di pugilato.
E' una festa per tutti, per grandi e piccini, per militanti antagonisti e per chi si affaccia per la prima volta a certe realtà cittadine.
Insomma, se volete fatevi un giro al Parco Ruffini, ne vale la pena.
Sempre al fianco dei popoli in lotta.

mercoledì 1 giugno 2011

Ai Referendum si deve votare SI


Domenica si vota SI per mantenere l'acqua pubblica.